A Canicattì la mostra "La Grande guerra. Fede e valore"
Nel novero delle iniziative connesse con il Centenario della Grande guerra, lo Stato Maggiore dell’Esercito ha promosso una mostra storica itinerante, intitolata “la Grande guerra. Fede e valore”, che, partendo dalla Sicilia e dal Piemonte, toccherà tutte le provincie italiane per poi giungere a Roma nel 2018, riunendo idealmente tutti i visitatori affluiti lungo il percorso in un'unica piazza nella Capitale d’Italia.
In Sicilia, il Generale di Corpo d’Armata Corrado Dalzini, Comandante della Regione Militare Sud, ha voluto coinvolgere tutte le Prefetture nell’organizzazione delle tappe isolane ed, in provincia di Agrigento, il Prefetto Nicola Diomede, accogliendo con entusiasmol’invito del Generale, ne ha promosso la realizzazione nella città di Canicattì.
Il sindaco Vincenzo Corbo ha voluto partecipare all'evento, la mostra sarà ospitatanella cornice del museo sociale della città dove, intorno al materiale espositivo principale, confluiranno preziose testimonianze della provincia agrigentina.
Martedì 24 marzo, alle 10.30, avrà luogo l’inaugurazione dell’evento con la partecipazione del sindaco della Città, del Prefetto di Agrigento e del Comandante della Regione Militare Sud, alla presenza delle più alte cariche istituzionali della provincia e di rappresentanti delle Associazioni culturali,patriottiche, combattentistiche e d’arma del territorio.
Durante l’esposizione, che si protrarrà sino al 31 marzo, qualificato personale dell’Esercito guiderà il pubblico attraverso la narrazione di diciotto pagine di storia che testimoniano non solo il sacrificio dei nostri soldati che hanno partecipato alle operazioni belliche ma anche i volti della gente comune e le difficoltà di interi nuclei familiari che hanno vissuto quel delicatissimo e travagliato periodo storico.
L’iniziativa è, infatti, volta a promuovere il ricordo non solo della guerra ma anche, e soprattutto, delle conseguenze e dei cambiamenti sociali che essa ha prodotto, in un viaggio ideale studiato prevalentemente per suscitare l’interesse dei giovani e favorirela massima partecipazione della cittadinanza, delle famiglie e del mondo della scuola.