Danni del maltempo, emergenza idrogeologica: dibattito tra geologi ed istituzioni
“Emergenza idrogeologica in provincia di Agrigento” - Riflessioni sugli eventi del 3 e 4 novembre.
È questo il titolo di un convegno, in programma per il 24 novembre, organizzato dall’ordine regionale geologi di Sicilia, per discutere dell’ondata di maltempo delle settimane scorso che ha messo in ginocchio la Sicilia.
“Il territorio della provincia di Agrigento – si legge in una nota dell’ordine –, è risultato tra i più colpiti e tra i più vulnerabili della Sicilia dal punto di vista della pericolosità e del rischio geomorfologico e idraulico. In tale occasione la nostra provincia ha subito danni pesantissimi a carico dei diversi settori produttivi ed economici, delle infrastrutture, del tessuto urbano e sociale con la con la perdita di vite umane”.
L’evento ha come obiettivo quello di favorire il potenziamento delle azioni volte al governo del territorio ed alla mitigazione della pericolosità e del rischio idrogeologico a carico dei territori.
Il convegno inizierà alle 9,30 presso la Casa Sanfilippo, sede del parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento.
L’impegno che ognuno di noi, geologi tecnici del territorio, può profondere per far si che situazioni come quelle viste in questi giorni non si verifichino più con questa triste e continua frequenza – continua la nota –, ha attivato l’esigenza di rafforzare il rapporto sinergico tra professionalità geologica, amministrazioni locali, politica regionale e nazionale. Il gruppo di lavoro locale ha analizzato, aggiornandola, la situazione del rischio idrogeologico in provincia di Agrigento, ordinando un quadro che verrà illustrato e discusso assieme alle proposte tecniche di intervento finalizzate alla mitigazione e prevenzione del rischio”.
E ancora: “I concetti dibattuti e le linee programmatiche condivise saranno lo startup di azione, dei soggetti intervenuti, da intraprendere nelle proprie sedi istituzionali per la necessaria e concreta soluzione delle problematiche legate alla mitigazione del rischio idrogeologico nel territorio agrigentino”.