[M:dea], performance elettronica sul mito di Medea
Frutto di uno studio di Vittoria Faro e di una scrittura a quattro mani con Matilde D'Accardi, drammaturga romana, la performance indaga il Tema del Sacrificio nel mito della figura forse più nota della tragedia classica.
In scena Medea ripercorrerà la sua vicenda tragica per flashback, altrettanti quadri scenici come tante stazioni di una Via Dolorosa che cerca nell'estremo sacrificio la risoluzione catartica di una rinascita.
Il linguaggio è assolutamente contemporaneo, attinge all'arte elettronica che sovrintende i dionisiaci rituali delle notti dei più giovani: sonorità, movenze e gestualità in contrappunto alla narrazione classica, così da rendere Medea sacerdotessa di un Rito che attraversa i tempi.
Il valore simbolico di questo progetto sta nelle parole dell'antropologo inglese Victor Turner "Quando la vita storica stessa non ha più senso culturale nei termini precedentemente tenuti per validi, la narrazione e il dramma possono assumersi il compito della poiesis, di un nuovo senso culturale, anche quando sembra si limitino a demolire antichi edifici di significato che non sono più in grado di compensare i nostri moderni drammi esistenziali ".
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