Intolleranze alimentari, se n'è discusso al Grand hotel Mosè
A relazionare sono state le dottoresse Irene Milazzo e Aurelia Urso, che rappresentavano il comitato scientifico
Si è svolto sabato 30 novembre, al Grand Hotel Mosè di Agrigento, il congresso medico dal titolo "Dalle intolleranze alimentari al microbioma". All’incontro sono stati discussi i temi riguardanti l’attendibilità e validità dei vari test disponibili in commercio e la loro reale capacità diagnostica, la sicurezza dell’industria alimentare e dei nuovi alimenti che si affacciano sulle nostre tavole.
A relazionare sono state le dottoresse Irene Milazzo e Aurelia Urso, che rappresentavano il comitato scientifico. Dopo l'apertura dei lavori, con i saluti del dott. Dino Virgone (commissario della delegazione provinciale di Agrigento dell'Ordine nazionale dei biologi), le dottoresse Milazzo e Urso hanno parlato di diversi temi, tra cui le similitudini e le differenze tra allergie e intolleranze; gli alimenti che più frequentemente provocano intolleranze alimentari; gli strumenti fondamentali per un nutrizionista oggi; la nutrigenetica e della nutrigenomica e, infine, la microbioma.
"Nell’ultimo decennio, con l’avvento della genomica (intesa come possibilità di sequenziare interi genomi) si è assistito all’identificazione dell’individuo sulla base del proprio genoma. Grazie, infatti, alla progressiva riduzione dei costi di sequenziamento è divenuto possibile proporre una genomica individuale tramite cui spiegare ciò che fa di noi, ciò che siamo. Disporre della sequenza di tutti i nostri geni potrebbe aiutarci a capire verso quali malattie siamo predisposti, quali farmaci possiamo usare e, anche, come possiamo/dobbiamo alimentarci, tanto che nell’ultimo decennio abbiamo assistito alla nascita della medicina genomica, della nutrigenomica e della medicina personalizzata. Da questa possibilità sono nate numerose imprese per sequenziare il genoma individuale che hanno come denominatore l’idea dell’empoweryourself ovvero del migliora te stesso conoscendo il tuo genoma".