rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Eventi Valle dei Templi

"Il mito della caverna vive ancora oggi", Alfonso Iacono al "Festival delle scienze"

Il filosofo interverrà il 10 agosto, nella serata in cui si parlerà della vita oltre quella terrestre, analizzando il celebre insegnamento di Platone

Partirà dal mito della caverna di Platone il professore di filosofia Alfonso Iacono, uno dei protagonisti del "Festival delle Scienze" che si terrà tra Agrigento e Favara dal 9 al 13 agosto. Insieme ad esperti di fisica e astrofisica come Amedeo Balbi e Antonio Maggio, il professore ed editorialista de "Il Tirreno", nel corso della serata del 10 agosto, analizzerà il tema del giorno: la vita oltre quella terrestre, da una prospettiva diversa. 

"Il mio intervento sarà legato ai mondi immaginati, dall'utopia, alla fantascienza fino alla filosofia, per finire alla scienza - ha detto il filosofo - . Io farò una sorta di apologia dell'immaginario per sollevare il tema della ricerca in tutti i campi, per riuscire a pensare altri mondi in tutte le direzioni".

Il tema di confronto è importante e riguarda la ricerca di altri mondi, siano questi veri o immaginari. Come può aiutare in questo la filosofia?

"La filosofia può aiutare su tutti i livelli. La ricerca di altri pianeti è stata un'idea scientifica ma che trova basi anche nella filosofia. Ci ha tolto dalla testa che noi siamo il centro dell'universo; il concetto della pluralità dei mondi è un concetto antico che può essere applicato anche alla filosofia moderna e questo ci permette di avere una mentalità meno onnipotente, dandoci anche un senso di limite, facendoci pensare che noi siamo solo un granello in un universo infinito. Questo è un messaggio non solo scientifico ma anche etico". 

La ricerca di una vita oltre la Terra ha da sempre affascinato l'uomo, fino a rappresentare un vero e proprio cruccio. Perché?

"La ricerca della vita oltre la terra ha posto sempre un problema, storicamente parlando, ovvero quello di far conciliare i testi scientifici con quello che troviamo scritto sulla Bibbia. Se per un periodo si è pensato infatti che l'umanità era stata scelta da Dio per vivere sulla terra, pensare altri mondi significava dare un senso diverso alla lettura del senso biblico per chi è credente e per chi non lo è. Questa ricerca ha permesso di rapportarsi alla religione in modo non letterale come invece vediamo oggi tra i talebani e altri fedeli che interpretano in modo letterale il testo sacro. Questo è un tema antico, ma di grande attualità". 

Lei partirà dal mito della caverna di Platone, con i prigioneri che sono animati dal desiderio di conoscenza. Secondo lei questo desiderio vive ancora negli uomini di oggi?

"Il desiderio di conoscenza è attivissimo, ma il problema è che noi siamo persone che, per assenza di sicurezza, tendiamo a mantenere le nostre abitudini nel nostro mondo, considerato unico; la conoscenza è il tentativo di spezzare questo limite. È come il pesce che per vedere che sta nell'acqua deve saltare fuori. Dobbiamo invece avere sempre voglia di conoscere, perché senza questo non ci sarebbe mai stato alcun cambiamento, scientifico e politico-sociale. È importantissimo il mito della caverna, ed è molto attuale. Dobbiamo sempre tenerlo presente". 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Il mito della caverna vive ancora oggi", Alfonso Iacono al "Festival delle scienze"

AgrigentoNotizie è in caricamento