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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cultura

Pronto il nuovo numero di "Kalós,� arte in Sicilia"

Sarà ampiamente dedicato alle celebrazioni legate al 150esimo dell'Unità d'Italia

Martedì 8 novembre alle 18, presso la Feltrinelli Libri e Musica di via Cavour, a Palermo, sarà presentato il nuovo numero di "Kalós,– arte in Sicilia".

Il nuovo numero sarà ampiamente dedicato alle celebrazioni legate al 150esimo dell'Unità d'Italia. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in visita ufficiale a Palermo, ricorda nel suo testo l'esaltante impresa garibaldina e rende omaggio al museo della società siciliana per la storia patria, scrigno delle memorie del Risorgimento palermitano, di cui racconta il direttore Nino Aquila.

L'impresa dei Mille rivive nei versi del poeta Stefano Vilardo, mentre il ruolo decisivo che gli eventi dell'Unità d'Italia ebbero anche nella formazione dei moderni musei pubblici viene indagato nell'articolo di Evelina De Castro in riferimento alla rassegna di disegni e stampe del Risorgimento palermitano dalle collezioni di Palazzo Abatellis allestita presso l'Oratorio dei Bianchi. Il musicologo Gioacchino Lanza Tomasi, erede dell'autore de Il Gattopardo, parla del celebre romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, libro paradigma dell'Unità d'Italia ancora al centro di infuocate polemiche e dure prese di posizione. Ospitiamo inoltre in questo numero un prestigioso e dettagliato contributo del professore Nicola Bonacasa dedicato a mezzo secolo di scavi, ricerche e pubblicazioni delle missioni archeologiche palermitane da lui dirette in Libia.

La storia è di scena nell'analisi di Stefania Petrillo sul valore di sigilli simbolici che assumono i sipari istoriati, "manifesti" rappresentativi dell'identità di un territorio, nei teatri dell'Ottocento. In Sicilia, più che altrove, essi segnano l'evoluzione del gusto e il rinnovarsi delle iconografie - dal tiranno Gelone alle camicie rosse di Garibaldi - in parallelo con gli incalzanti eventi politici. Teresa Pugliatti focalizza la sua attenzione sull'inedito panorama urbano dal sapore metafisico che lo stile architettonico razionalista tratteggiò negli anni Trenta, riscontrando una similarità tra l'effetto delineato da questi edifici e quello creato da Giorgio De Chirico nella sua pittura. Infine, concludiamo con il resoconto di Marta Ebbreo sugli affreschi riportati alla luce dai lavori di restauro nell'oratorio dei SS. Elena e Costantino: le pitture, celate per secoli, riferibili al celebre pittore fiammingo Guglielmo Borremans.

Interverranno Gioacchino Lanza Tomasi, Salvatore Savoia, Aldo Scimè. Modererà Giovanna Cirino.

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