“Opere pubbliche nell’800” e “Siti archeologici subacquei”: doppio convegno del Club Unesco
Il 3 e 4 gennaio sono in programma ad Agrigento due convegni promossi dal Club Unesco. Il primo s’intitola “Opere pubbliche a Girgenti nella prima metà dell’Ottocento" mentre il secondo "Tutela e valorizzazione dei contesti archeologici subacquei".
Il 3 gennaio alle 16, nella sala “Silvio Pellegrino” del Libero consorzio comunale in via Acrone, si ricorderà come Girgenti, nei primi anni dell’Ottocento, diventò un centro politico e amministrativo di grande importanza.
Il locale regime borbonico fu chiamato a dare risposte urgenti ai vecchi problemi della città (crisi idrica, grave situazione igienico-sanitaria, mancanza di infrastrutture, diffuso analfabetismo e disoccupazione) e a rispondere alle aspettative di una nuova borghesia che chiedeva un teatro, nuovi locali per lo svago, ville, giardini, fontane, viali alberati, uffici e servizi pubblici, strutture sanitarie, una migliore illuminazione pubblica, strade più praticabili dentro e fuori la città.
I sindaci e gli intendenti agrigentini, in quell’epoca difficile e tormentata, furono all’altezza delle aspettative? E’ la domanda a cui risponderà lo storico Elio Di Bella (presidente di BCsicilia Agrigento) attraverso la presentazione di documenti inediti conservati nell’Archivio di Stato di Agrigento.
L’incontro è promosso dal club per l’Unesco di Agrigento e BCsicilia Agrigento con il patrocinio dell’Ordine degli architetti e del Libero consorzio comunale di Agrigento.
Modererà Paolo Licata, presidente del Club per l’Unesco di Agrigento.
Interverranno l’architetto Rino La Mendola, presidente dell’Ordine degli architetti paesaggisti e pianificatori della provincia di Agrigento e Raffaele Sanzo, commissario straordinario del Libero consorzio comunale di Agrigento.
Il 4 gennaio, sempre alle 16 ma stavolta nella sala “Fazello” del museo archeologico regionale “Pietro Griffo”, ci si dedicherà alla tutela e fruizione del patrimonio subacqueo, affrontato dall’archeologo Sebastiano Tusa che, con grande perseveranza, ha dato luogo in Sicilia alla Soprintendenza del mare.
Altre personalità si sono occupate della tutela e della valorizzazione del patrimonio subacqueo e nel territorio agrigentino una figura che spicca è quella di Domenico Macaluso, Ispettore onorario dei beni culturali che nel corso della sua complessa e articolata azione di ricerca e divulgazione ha continuato ad attivarsi nell’affermazione di importanti azioni ed attività.
Recente il suo contributo nel libro a cura di Domenica Gullì, archeologa della Soprintendenza ai beni culturali di Agrigento, dal titolo “Tra terra e acqua”, nel quale Macaluso ha pubblicato l’articolo dal titolo “Le imprese di Robert Ballard nel Mediterraneo. Un caso di moderno colonialismo archeologico” e dove riprende l’antico tema dei “prelevamenti” non autorizzati in “luoghi di confine”, e tra questi anche nel nostro mare, nei quali le norme del diritto lasciano fessurazioni e aperture a singolari interpretazioni, luoghi che andrebbero più efficacemente e attivamente tutelati.
Il club per l’Unesco di Agrigento ha promosso questo incontro sui temi in narrativa e specificatamente sulla tutela e conservazione del patrimonio archeologico subacqueo, patrocinato dal Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi, dall’Ordine degli Architetti di Agrigento e dal WWF area mediterranea.
Modereranno l’incontro Paolo Licata, presidente del Club per l’Unesco di Agrigento.
Interverranno l’architetto Roberto Sciarratta, direttore del Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento; l’architetto Rino La Mendola, presidente dell’Ordine degli architetti paesaggisti pianificatori e conservatori di Agrigento e l’architetto Giuseppe Mazzotta, presidente del WWF area mediterranea.
Relazioneranno Domenico Macaluso e Nuccia Gullì.
L’Ordine degli Architetti riconoscerà i crediti formativi per l’aggiornamento agli iscritti che parteciperanno all’evento.