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Martedì, 19 Marzo 2024
Concerti Valle dei Templi

Dalla Valle dei Templi l'urlo di Fiorella Mannoia contro i respingimenti in mare

La "rossa" artista, è reduce da il suo ultimo album "Sud", dodici inediti dedicati quasi interamente alla parte più "debole" del mondo. Canta e parla Fiorella Mannoia, citando Falcone e Borsellino ma anche don Pino Puglisi, eroi che a detta dell'artista "non moriranno mai fin quando qualcuno porterà avanti le loro idee"

Applausi a scena aperta per il concerto di Fiorella Mannoia ad Agrigento. Un successo annunciato e mai messo in dubbio; la Mannoia incanta e fa divertire il suo pubblico, rendendolo partecipe di ogni suo brano.

 
Un semplice jeans, una maglietta e le All Stars, la cantante romana sceglie di presentarsi così. Un palco dalla sceneggiatura "minimal" e la musica che è la protagonista di una serata da scrivere negli annari dei ricordi.
 

Il concerto di Fiorella Mannoia nella Valle dei Templi

 
La "rossa" artista è reduce da il suo ultimo album "Sud": dodici inediti dedicati quasi interamente alla parte più "debole" del mondo. Canta e parla Fiorella Mannoia, citando Falcone e Borsellino, ma anche don Pino Puglisi, eroi che a detta dell'artista "non moriranno mai fin quando qualcuno porterà avanti le loro idee".
 
"Ho maturato l’idea di questo disco dopo aver letto il libro di Pino Aprile 'Terroni' - ha spiegato la cantante - . E' stato talmente scioccante constatare che quello che avevamo letto nei libri di scuola era lontano da quello che realmente era successo intorno all’unità d’Italia, che nel mio piccolo sentivo di voler fare qualcosa per contribuire a ridare al Sud un po’ della dignità che gli era stata tolta".
 
Fiorella Mannoia esalta un Sud spesso depredato e abbandonato. L'artista dedica il concerto interamente ai "terroni" e ai migranti, portando sul palco un rap che disegna una parte debole del mondo: "Non è un film". 
 
Un testo forte e dal senso importante: "Un viaggio nell'inferno che prenoti e paghi sopravvivi o neghi questo il confine perchè non è un film non c'è lieto fine. Il Sud, con le sue meraviglie, i suoi dolori, le mille contraddizioni di terre e popoli diversi ma uniti dallo stesso spirito, la facile durezza dell'uomo nel giudicare prima di conoscere". L'artista canta il "Sud", ed è affiancata da Natty Fred e da Mady Sissoko, abile suonatore della "Kora", uno strumento musicale della famiglia delle arpe.
 
La cantante chiude il suo concerto invitando il pubblico sotto il palco, omaggi floreali e tanti applausi per un concerto che di certo è valso tutto quanto il prezzo del biglietto.

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