Cent’anni di solitudine: a Racalmuto 2 giorni di attività culturali per celebrare il sodalizio tra Sciascia e Pasolini
E’ passato un secolo dalla nascita di Leonardo Sciascia (1921) e di Pier Paolo Pasolini (1922). Una generazione profondamente diversa e lontana: quegli “anni venti” del Novecento italiano videro la nascita di scrittori, artisti, politi e intellettuali che segnarono la storia dell’ Italia. Tantissime le personalità che maturarono negli anni successivi che diedero un’impronta indelebile alla storia della letteratura e delle arti, della politica e del dibattito intellettuale e civile.
Tanti i nomi da ricordare e che si collocano in quel periodo: Leonardo Sciascia, Pier Paolo Pasolini, Italo Calvino, Francesco Rosi, Maria Callas, Damiano Damiani, Emanuele Macaluso, Enrico Berlinguer, Franco Basaglia, Goliarda Sapienza, Cristina Campo, Danilo Dolci, Mario Pomilio, Lorenzo Milani. Ma per celebrare il sodalizio tra Sciascia e Pasolini in particolare, a Racalmuto è stata organizzata una “due giorni” di attività culturali che si svolgeranno all’interno della Fondazione Leonardo Sciascia.
Si comincia sabato 22 ottobre alle 9,30 con un incontro a tema presieduto da Paolo Squillacioti. Dopo il saluto delle autorità interveranno Antonio Di Grado, Fernando Gioviale, Marina Paino e Rosario Castelli.
Alle 15,30 un’altra sessione presieduta da Marina Paino con gli interventi di Leandra D’Antone, Stefania Mazzone, Elvira Seminara e Arianna Rotondo.
Alle 18,30 verrà inaugurata la mostra “Sciascia e Pasolini tra i documenti in archivio”. Saranno esposti gli articoli di Sciascia su Pasolini e di Pasolini su Sciascia e le lettere di Pasolini ricevute da Sciascia, documenti tutti custoditi a Racalmuto. Ma non solo. Verranno esposti altri documenti che legano i due scrittori: lettere di Vincenzo Cerami, di Enzo Siciliano, di Nico Naldini e dello stesso Leonardo Sciascia; i primi fogli del dattiloscritto “L'affaire Moro”; il libro “Il fiore della poesia romanesca”, del 1952, curato da Sciascia e con premessa di Pasolini, e il libro “Dal Diario” di Pasolini e con introduzione di Sciascia (tutti e due i volumi furono pubblicati dalle edizioni Salvatore Sciascia di Caltanissetta). Insomma, attraverso le carte d'archivio si potrà osservare, da una delle tante possibili angolazioni, il rapporto intenso che legò due fra i più grandi scrittori italiani del Novecento che “avevano pensato le stesse cose, dette le stesse cose, sofferto e pagato per le stesse cose” (così scrisse Sciascia all'indomani della morte di Pasolini). La mostra è a cura di Edith Cutaia e Vito Catalano.
Domenica 23 alle 9,30 un nuovo incontro presieduto da Fernando Gioviale con gli interventi di Antonio Di Grado, Giuseppe Raniolo, Maria Panetta e Sebastiano Vecchio.
Alle 15,30 ultima sessione presieduta da Domenica Perrone con gli interventi di Giuseppe Astuto, Dario Stazzone, Maria Rosa La Duca e Fabrizio Catalano.