"Caltart - Caltabellotta contemporary art project": ecco la mostra internazionale
"Caltart - Caltabellotta contemporary art project". Si chiama così la mostra internazionale di arte contemporanea a cura di Antonio Sammartano, che è stata allestita all'Eremo di San Pellegrino a Caltabellotta, che verrà inaugurata domenica, 23 agosto, alle ore 18.
In mostra ci sono le opere di: Daniele Bianco (Italia), Momò Calascibetta (Italia), Silvio Cattani (Italia), Mario Cassisa (Italia), Chen Li (Cina), David Delgado (Spagna), Fausto Deganutti (Italia), AK Douglas (India), Andrea Doria (Italia), Rita Ernst (Svizzera), Rabáh El A'awar (Dubai), Peter Fitze (Svizzera), Rahul Inamdur (India), Antonello Incagnone (Italia), Jung Uei Jung (Corea del Sud), Sarah May
Hollis (Inghilterra), Zoltan Kiss (Ungheria), Kathrin Loges (Germania), Andrea Lombardo (Italia), Mauro Lovi (Italia), Roberta Lozzi (Italia), Malena Mazza (Italia), Franco Mazzucchelli (Italia), Leonardo Nobili (Italia), Albano Paolinelli (Italia), Sergio Rossi (Brasile), Mati Russo (Usa), Antonio Sammartano (Italia), Francesca Scalisi (Italia), Mirella Spinella (Italia), Angela Trapani (Italia), Giorgio Vicentini (Italia), Liù Yung-Jen (Taiwan).
Una mostra di arte contemporanea nella bellissima sede del monastero di San Pellegrino a Caltabellotta. Una mostra che invita al confronto e alla diffusione dell’arte in tutte le sue molteplici forme. Le convinzioni da cui il progetto "Caltart" si muove sono quelle di un'arte libera da pregiudizi e dogmatismi che guarda al mondo: un'arte che può sorprendere, vincere l'indifferenza e favorire sguardi inaspettati su ciò che ci circonda. Il confronto tra artisti della scena internazionale con artisti italiani è il punto focale della manifestazione: un campo magnetico all'interno del quale linguaggi opposti si attraggono, e che vuole estendere la sua forza attrattiva su tutto il territorio chiamando la collettività a partecipare e a vedere in prospettiva le grandi potenzialità del mondo creativo.
«L’Arte rinnova i popoli e ne rivela la vita» è parte della superba epigrafe scolpita sul frontone del Teatro Massimo di Palermo. Nessuna frase più di questa riesce a spiegare meglio come l'arte, in tutte le sue forme, ricopra da secoli un ruolo particolarmente rilevante nell'evoluzione storica, culturale, sociale, religiosa dell'essere umano. Perché anche questo insegna l’arte. Ad aprirsi al resto dell’umanità, ad altre tipologie espressive, ad altre culture, ad altri modi di guardare quello che ci circonda. Per non rimanere chiusi in noi stessi, perdendoci tanto del mondo. Caltabellotta intende quindi con questo progetto avviare un nuovo percorso di investigazione artistica e culturale internazionale.
Questi gli orari: 10-13,30 e 16-20 del 22 – 23 – 27 – 28 – 29 – 30 agosto, 4 – 5 – 6 settembre.