“Borghi dei tesori”, alla scoperta di Montevago per ricordare il terremoto del 1968: escursione tra i simboli di una quotidianità scippata
Per non dimenticare. Un luogo dove i ruderi raccontano, dove gli artisti hanno assunto il ruolo di testimoni. Di Montevago prima della notte tra il 14 e il 15 gennaio 1968, non è rimasto nulla: il percorso a piedi tra le case distrutte dal terremoto che rase al suolo i paesi del Belice, tra simboli di una quotidianità scippata, è una sorta di pellegrinaggio importante. Lo si potrà fare domenica 28 agosto (dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18) poi sabato 3 e domenica 4 settembre con gli stessi orari nell’ambito dei Borghi dei Tesori, il festival a cui hanno aderito una quarantina di piccoli comuni di otto province siciliane, ognuno aprendo chiese, palazzi, monasteri, eremi.
A Montevago sono rimasti solo i ruderi del borgo pre-sisma, la nuova cittadina è stata ricostruita poco lontano: la passeggiata conduce alla chiesa Madre, intitolata ai santi Pietro e Paolo, inaugurata nel 1826 dal cardinale Pietro Gravina. Sono stati riportati alla luce il basamento e l’altare maggiore, tre altari laterali, alcuni capitelli con l’effige della chiesa, il sarcofago con la lapide del fratello del cardinale Gravina, diversi elementi architettonici, oltre ai resti del portone e della scala a chiocciola che conduce al campanile. E in questi giorni molti cittadini di Montevago - soprattutto donne che magari in questa chiesa si erano sposate o avevano battezzato i bambini – sono voluti ritornare alla Madrice.
Per iniziativa dell’associazione culturale “La Smania Addosso” è stato costruito un anno fa l’itinerario “Percorsi Visivi” lungo i murales e dipinti di Ligama, Pascal Catherine, Bruno D’Arcevia e Patrick Ray Pugliese. La visita si chiude a Baglio Ingoglia che nel 1962 fu utilizzato come set cinematografico per alcune scene del film “La smania addosso” di Marcello Andrei, con Gérard Blain, Annette Stroyberg, Vittorio Gassman, Lando Buzzanca e Gino Cervi. Oggi è sede della Strada del vino delle Terre Sicane.