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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Zona rossa e commercio, Messina: "Negozi di abbigliamento discriminati"

Il presidente di Confesercenti: "Non si comprende la ragione della scelta, piuttosto si adegui la sanità e si rafforzino i controlli"

“La zona rossa in Sicilia, stabilita dal governo, a seguito delle accorate sollecitazioni del presidente Musumeci con le ulteriori restrizioni decise dalla giunta regionale, ha di fatto creato una situazione che non garantisce nè gli aspetti per limitare le occasioni di contagio nè un trattamento equo nei confronti delle attività commerciali”.

Lo dichiara il presidente di Confesercenti Sicilia, Vittorio Messina, che aggiunge: “Peraltro vengono penalizzate oltremodo e senza giustificazioni le imprese dell'abbigliamento e delle calzature. Tante sono infatti le attività aperte e non tanto limitato risulta pertanto il movimento delle persone, per cui non si comprende perché i negozi di abbigliamento e calzature debbono essere quelli che sono costretti a pagare il prezzo più alto della crisi, considerato anche che sono i settori che meno hanno ricevuto come ristori”.

“Le cifre drammatiche - continua Vittorio Messina - che si riferiscono ai primi giorni dei saldi invernali la dicono lunga sul fatto che certamente non si tratta di attività che possono fare temere particolari e pericolosi assembramenti. Si chiede pertanto di intervenire in tal senso e porre rimedio ad una palese discriminazione che non ha alcun valore sul piano delle misure anticovid”.

“Piuttosto  - conclude il presidente Messina - ci si impegni ad adeguare le strutture sanitarie della Sicilia ai criteri stabiliti dal sistema sanitario nazionale evitando di stressare ulteriormente chi lavora nei nostri ospedali. Non c'è dubbio infatti che ci troviamo in zona rossa, più che altro per la fragilità della sanità siciliana". 

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