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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Superbonus e nuove regole, gli architetti non ci stanno e promettono di scendere in piazza

Deciso intervento del presidente dell’Ordine Rino La Mendola: “Le continue modifiche alle norme che regolano gli incentivi alimentano la confusione”. I sindacati, intanto, esprimono apprezzamento per il vincolo dell’applicazione e del rispetto, da parte delle imprese edili, del contratto nazionale di lavoro del settore

""Come bruciare una grande occasione per il rilancio economico del settore dell’edilizia": esordisce così, con una nota, il presidente dell'Ordine degli architetti di Agrigento Rino La Mendola.

"Sembra questo -aggiunge - l’obiettivo a cui tendono da un lat  i responsabili di frodi per decine di milioni di euro e, dall’altro, lo Stato che tira la cinghia, con la riduzione dei passaggi di “cessione del credito” e con l’individuazione di un comodo “capro espiatorio” nel professionista autore delle asseverazioni".

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Gli architetti si dichiarano pronti ad una vibrante protesta: "Scenderemo in piazza se necessario - ha dichiarato La Mendola - perché le continue modifiche alle norme che regolano gli incentivi del Superbonus e le regole sempre più stringenti sulle asseverazioni alimentano confusione e incertezza e caricano eccessivamente i liberi professionisti che si trovano, spesso, a interpretare norme e regolamenti edilizi poco chiari, con il rischio di sbagliare in buona fede e di pagare il conto delle “mele marce” che, con le frodi già accertate dalle forze dell’ordine, rischiano di compromettere un percorso virtuoso per riqualificare il nostro patrimonio edilizio e per rilanciare l’economia del settore delle costruzioni.

In tale contesto normativo le assicurazioni tendono a rifiutare la stipula di polizze, peraltro obbligatorie, in favore dei liberi professionisti impegnati nel Superbonus individuati quale “anello debole” della catena produttiva. Tutto ciò, unitamente alla riduzione dei passaggi del credito, rischia di bloccare un processo virtuoso che, nel corso del 2021, ha notevolmente incrementato il Prodotto Interno Lordo (PIL) dello Stato e raddoppiato il fatturato delle imprese del settore edile".

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Situazione che, secondo La Mendola, è ormai diventata inaccettabile. Per tutti questi motivi gli architetti chiedono allo Stato il ripristino di almeno tre passaggi della cessione del credito con la proroga di tutti i bonus almeno fino al 31 dicembre del 2023. Si chiede anche di anticipare la liquidazione dei compensi spettanti ai professionisti impegnati nella progettazione degli interventi del Superbonus al momento della presentazione della comunicazione di inizio lavori (CILA) con l'eliminazione di ulteriori pressioni sulle asseverazioni.

"Tutto questo - conclude La Mendola - considerato che il codice penale persegue già in modo chiaro i responsabili di falsi, frodi e truffe. Basta applicarlo, punendo in modo esemplare e puntuale chi viola la legge, riservando maggiore rispetto ai tanti liberi professionisti onesti, impegnati nella riqualificazione del nostro patrimonio edilizio”.

E sempre sul Superbonus intervengono Ance Agrigento, Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil provinciali che esprimono apprezzamento per il vincolo dell’applicazione e del rispetto da parte delle imprese edili del contratto nazionale di lavoro del settore, previsto dal decreto sul Superbonus approvato nei giorni scorsi dal Consiglio dei ministri.

"E’ una vittoria della civiltà del lavoro e di tutti i sindacati e le associazioni di impresa del settore - si legge in una nota - che credono e che stanno investendo sulla qualità. La norma garantendo formazione e più sicurezza tutela e premia i lavoratori e le imprese che rispettano la legge. In Sicilia il settore, quasi per intero nel privato, è cresciuto nell'ultimo periodo per volume d'affari di circa il 30%. E’ questa la fase in cui bisogna tenere alto il livello di attenzione a tutela del buon lavoro e contro il rischio di infiltrazioni criminali che tra l'altro finirebbero per rompere il gioco virtuoso messo in campo dalle parti sociali e dal Governo nazionale. A partire dal mese di Marzo tutti gli enti bilaterali di settore saranno attivati per le opportune verifiche mentre le RLST (rappresentanti lavoratori sicurezza territoriali) in giro per cantieri offriranno sussidio, assistenza e si impegneranno per segnalare eventuali anomalie rispetto alle prescrizioni normative. Il lavoro, sicuro e professionalizzato fa buone imprese e le imprese serie vanno sostenute contro ogni forma di concorrenza sleale e contro i tentativi di infiltrazione criminale nel settore. Il buon lavoro inoltre premia il cittadino che pretende, e a ragione, un buon manufatto. Facciamo nostro il commento del Ministro Orlando: 'Se c’è buon lavoro, se c’è lavoro sicuro, c’è coesione sociale, c’è civiltà'. E aggiungiamo che le norme di civiltà vanno difese e sostenute in fase di conversione e su ciò saremo concentrati e vigili".

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