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Giovedì, 25 Aprile 2024
Estate

Stabilimenti balneari: aumento dei costi e difficoltà a trovare lavoratori stagionali, il Sib: "Comuni senza piano spiaggia"

Niesi in merito alla pulizia degli arenili: "I concessionari già se ne occupano. Questo non può esimere le amministrazioni comunali dall’eseguire gli interventi generali su tutte le spiagge. Solo così si può dare un senso di ordine e decoro che corrobora l’impegno profuso dai balneari e li stimola a fare sempre meglio"

L'incertezza sul futuro delle concessioni demaniali, l’aumento dei costi dell’energia elettrica, delle materie prime e dei prodotti al consumo, la difficoltà nel trovare lavoratori stagionali e, come se non bastasse, la mancata programmazione della pulizia delle spiagge e delle zone adiacenti. Il turismo balneare, insieme al vasto indotto, ogni estate è fonte di sostentamento per centinaia di famiglie, su tutto il litorale Agrigentino, ma gli aumenti dei costi e le incertezze, minano la serenità di ogni singolo imprenditore. "Oggi, più che mai, serve che ognuno faccia la propria parte cercando di mitigare al massimo ogni tipo di disfunzione e garantire al meglio la fruizione di ogni servizio. In tal senso è necessaria una civile collaborazione fra tutti per favorire il rispetto delle regole e dei diritti" - lo ha scritto, lanciando un vero e proprio appello, la Sib-Confcommercio Agrigento con il suo delegato provinciale Gero Niesi - .

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"Ai gestori dei lidi balneari si chiede di attenersi scrupolosamente ai dettami dell’ordinanza di sicurezza dei bagnanti perché è assolutamente necessario garantire la sicurezza e la salvaguardia delle persone e deve essere fatto, sempre, nell’interesse della collettività - scrivono dal sindacato italiano balneari, aderente a Confcommercio Agrigento - . Bisogna credere nella sicurezza e nella prevenzione, oltre a dare a tutti le stesse possibilità di usufruire dei servizi in spiaggia. E se si vuole la vicinanza delle istituzioni, dobbiamo noi stessi essere i primi a collaborare attivamente. Così come ai bagnati si chiede di andare al mare cercando di trovare sempre il giusto equilibrio fra rispetto delle regole e buon senso, affinché si possa favorire lo svolgimento sereno della stagione balneare. Ai Comuni si chiede, ancora una volta, che predispongano e adottino il piano di utilizzo delle aree demaniali marittime, ovvero quel documento di pianificazione comunale che regola le modalità di utilizzo della fascia costiera demaniale e del litorale marino, in conformità ai principi definiti dall’Unione Europea ed alla vigente legislazione statale e regionale. È inaccettabile, che ancora oggi, tantissimi Comuni agrigentini continuino ad essere inadempienti relativamente ai piani spiaggia, senza i quali, fra qualche mese, si potrebbe configurare una situazione di totale stallo per un intero comparto, con tutto quello che ne può conseguire per le imprese del settore. Imprese che, ricordiamo, spesso sono a conduzione familiare, oltre ad essere l’unica fonte di sostentamento".

In merito alla pulizia, ordinaria e straordinaria, dei litorali della provincia di Agrigento "è doveroso richiamare l’attenzione di tutti coloro i quali ne hanno la responsabilità e al contempo di sollecitarne lo svolgimento. I concessionari già si occupano della pulizia della propria area e delle immediate adiacenze. Ciò non può esimere le amministrazioni comunali - spiega Gero Niesi, delegato provinciale del Sib - dall’eseguire gli interventi generali su tutte le spiagge. Solo così si può dare un senso di ordine e decoro che corrobora l’impegno profuso dai balneari e li stimola a fare sempre meglio, in un’ottica di proficua sinergia con l’amministrazione pubblica. La cura della città con le manutenzioni ordinarie e straordinarie, con una meticolosa programmazione quotidiana della pulizia delle spiagge e delle zone limitrofe è un lavoro certamente graduale, che richiede tempo e dedizione, e non serve chiedere pazienza ai cittadini ma bisogna risolvere ogni singola criticità a tempo debito, ne vale della tenuta economica delle attività produttive, ne vale della fruizione delle spiagge e dei litorali da parte dei cittadini e dei turisti, si deve a tutta la collettività che si ha l’onore di rappresentare". 

Per quanto riguarda il decreto che andrà a disciplinare le concessioni demaniali e che è passato in Senato lo scorso 30 maggio scorso, il Sib – Confcommercio di Agrigento si è già organizzato allo scopo di accompagnare i lidi balneari "in un percorso che li vedrà parte attiva e pronti ad affrontare e vincere le future evidenze pubbliche e riottenere la propria concessione, difendendola nel solco della normativa vigente e quindi, permanendo per merito acquisito. Siamo certi che gli imprenditori balneari più virtuosi e consapevoli si stiano già attrezzando all’approssimarsi di tale scadenza. Ma contestualmente, l’assurda ipotesi che migliaia di imprenditori possano rischiare non solo di perdere l’azienda su cui hanno investito finanze ed energie, ma addirittura di non vedersi riconoscere nemmeno un adeguato indennizzo, è un aspetto che merita le giuste attenzioni e puntare su un indennizzo qualitativo e quantitativo idoneo e reale. Ma nel frattempo bisogna andare avanti e non farsi trovare impreparati, su tutti i punti di vista".

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