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A Natale salgono i consumi dei siciliani, Confartigianato: "Per le feste si spenderanno 1,7 miliardi"

Due terzi, ovvero 1,1 miliardi, se ne andranno nell'acquisto di prodotti alimentari e bevande. Le vendite al dettaglio del mese di dicembre fanno registrare un aumento del 25,5% rispetto alla media annuale del periodo 2018-2020

Le famiglie siciliane spenderanno, nel mese di dicembre, 1,7 miliardi di euro per le feste di Natale. Due terzi, ovvero il 66,6%, se ne andranno nell'acquisto di prodotti alimentari e bevande, pari a 1,1 miliardi di euro. La distribuzione delle famiglie e della spesa media mensile familiare sul territorio siciliano permette di stimare una spesa in prodotti e servizi regalabili a Natale a dicembre che supera i 200 milioni di euro a Palermo (428 milioni di euro), Catania (375 milioni di euro) e Messina (237 milioni di euro).

Sono alcuni dei dati forniti dall'Osservatorio economico di Confartigianato Sicilia. Considerando il triennio 2018-2020, a dicembre si registra un valore delle vendite al dettaglio superiore del 25,5% rispetto alla media annuale (+16,7% nel caso dei prodotti alimentari e +32,4% nel caso di quelli non alimentari). Le vendite al dettaglio del mese di dicembre rappresentano il 9,7% delle vendite annuali di prodotti alimentari e l'11,0% di quelli non alimentari. In Sicilia, sono 20.289 le imprese artigiane operanti in 47 settori in cui si realizzano prodotti artigianali e si offrono servizi di qualità che possono essere regalati in occasione del Natale, pari al 37,5% delle imprese artigiane dislocate su tutta la regione. Queste imprese danno lavoro a 48.593 addetti cioè al 39,8% degli addetti dell'artigianato.

L'alimentare, bevande e ristorazione conta 7.732 imprese artigiane attive con 24.281 addetti e rappresenta poco meno di un terzo (38,1%) delle imprese artigiane attive nei settori di offerta di prodotti e servizi tipici del Natale ed il 14,3% dell'artigianato regionale. L'ambito alimentare, bevande e ristorazione rappresenta il 2,9% delle imprese e il 3,3% degli addetti dell'economia non agricola in Sicilia. Sulla base degli ultimi dati del Ministero delle Politiche agricole Alimentari, la Sicilia vanta 36 prodotti agroalimentari di qualità al 4 agosto 2021, il 10,8% dei 315 totali, che la posiziona seconda nella classifica nazionale dopo l'Emilia-Romagna.

Nel dettaglio si contano 20 Dop (55,6% del totale) e 16 Igp (il 44,4%). In parallelo, al 15 febbraio 2021 sono censiti nell'isola 264 prodotti agroalimentari tradizionali, il 5% dei 5.333 complessivi, caratterizzati da metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura consolidate nel tempo. Nei primi nove mesi del 2021 l'isola ha fatto registrare una crescita delle esportazioni dell'alimentare e bevande del 22,4% su base annua che segue il -4,8% dei primi 9 mesi del 2020, con un aumento cumulato del 16,4% rispetto al corrispondente periodo del 2019, un aumento superiore del recupero del 2,5% registrato dal totale della manifattura. A livello provinciale l'aumento cumulato nei primi 9 mesi dell'anno dell'export di prodotti alimentari e bevande rispetto allo stesso periodo del 2019 è più ampio per Ragusa, Caltanissetta, Palermo e Agrigento.

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