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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Saldi invernali, boom di vendite secondo uno studio dell’associazione Konsumer

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AgrigentoNotizie

Un anno di scarsi acquisti per via delle difficoltà economiche, e le limitazioni per il Covid porteranno – per Konsumer Italia che ha condotto un proprio sondaggio – ad un boom di vendite durante i saldi invernali, superando del 20% le vendite magre dello scorso anno. 450 euro a famiglia è la somma che Konsumer Italia prevede sia spesa da chi aderisce a IO, 150 euro saranno spesi invece in media da chi non avrà aderito.

“Complice favorevole anche il 10% di cashback che riduce ulteriormente i prezzi – dichiarano Carlo Pileri e Giuseppe Di Miceli, il primo Portavoce Nazionale e il secondo vicepresidente in Sicilia e coordinatore del territorio dell'ex-provincia di Agrigento, di Konsumer Italia – e la speranza di essere tra i fortunati centomila consumatori che potranno aggiudicarsi il bonus da 1.500 euro messo in palio dal Governo per chi farà il maggior numero di acquisti, i consumatori coglieranno l’occasione offerta, e forse irripetibile, di aggiornare il guardaroba. Scarpe, abbigliamento e accessori faranno la parte del leone ma – continuano Pileri e Di Miceli – la raccomandazione che come Konsumer Italia rivolgiamo ai commercianti è di rispettare le regole dei saldi, sia per la merce venduta che deve essere di stagione e non residui di magazzino, perchè vigileremo e denunceremo le violazioni, sia per le garanzie e l’accettazione delle carte di pagamento; ma anche un appello ai consumatori di rispettare le regole del distanziamento, di evitare di accalcarsi i primi giorni diluendo gli acquisti durante tutto il periodi previsto dai saldi, e di chiedere preventivamente se il venditore possieda il POS abilitato per il cashback per evitare brutte sorprese”. Queste le regole da tenere a mente quando si acquista in saldo suggerite da Konsumer.

1. I capi che vengono proposti in saldo devono essere quelli della stagione in corso o di moda, nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso ma per questi non si può parlare di saldo, il deprezzamento perché fuori moda ne rappresenta l’effettivo valore.

2. La possibilità di cambiare il capo che non ha difetti ma solo per un ripensamento dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante. Questo vale anche per la possibilità di provare i capi.

3. Se dopo l’acquisto il capo risultasse difettoso o non idoneo all’uso si può chiedere la risoluzione del contratto, anche per i capi in saldo vale la regola della garanzia per 24 mesi dall’acquisto; il negoziante deve restituire l’importo pagato, sostituirti il capo oppure ridurne il prezzo. È importante conservare lo scontrino. Una particolare attenzione deve essere riposta sugli scontrini in carta chimica che dopo poco tempo diventano illeggibili, meglio fare una fotocopia o avvalersi di un servizio alternativo come quello prestato da Garanteasy

4. L’indicazione del prezzo è un obbligo del negoziante, il cartellino deve indicare il prezzo normale di vendita, la percentuale dello sconto e il prezzo finale.

5. Fare attenzione al momento del pagamento della merce, soprattutto con l’acquisto di più oggetti, controllare con attenzione il prezzo richiesto per ognuno dei capi od oggetti acquistati che sia esattamente come quello riportato in esposizione, se si nota un prezzo o uno sconto diverso da quello indicato, bisogna farlo notare al negoziante. In caso di problemi, chiedere l’intervento della polizia municipale.

6. Per i pagamenti, le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante senza alcun sovrapprezzo o limitazione per il Consumatore. Attenzione all’uso delle carte di debito o revolving, pagare con queste carte può annullare la convenienza del saldo a causa degli alti interessi praticati che superano a volte anche il 25%. Se vuoi approfittare del cashback accertati che il negoziante abbia il POS collegato ad IO.

7. Per gli acquisti on line, è fondamentale navigare con browser aggiornati e con antivirus attivo. Diffidare di siti che espongono molta o tutta la loro merce con sconti maggiori del 50%.

8. Valutate la qualità del sito: i contenuti devono essere scritti ed incasellati correttamente, con un layout curato e non approssimativo. Un errore grammaticale o di ortografica già è un ottimo campanello di allarme.

9. Controllare i collegamenti ai social. Provate a cliccare sulle icone di Facebook, Twitter, ecc., se il sito sembra “official” ma in realtà è un fake, è facile che non vi corrisponderà alcun profilo.

10. Verificare l’esistenza di una sezione con i contatti, il numero di partita iva, l’indirizzo PEC, un indirizzo fisico. L’esistenza effettiva dell’attività è riscontrabile sul sito istituzionale dell’Agenzia delle Entrate, all’indirizzo: https://telematici.agenziaentrate.gov.it/VerificaPIVA/Scegli.do?parameter=verificaPiva

11. Leggere feedback e commenti da parte di altri clienti e diffidate di chi non ne menziona.

12. E’ fondamentale, inoltre, verificare la presenza della certificazione di sicurezza del sito qualora si decida di procedere con l’acquisto. Se la pagina dove si richiede di effettuare il pagamento è sicura, troverete sulla barra degli indirizzi la sigla https:// (no http!) prima del nome del sito. Inoltre, potrete verificare se il certificato sia in corso di validità/aggiornato cliccando alla sinistra della barra, dove c’è il lucchetto.

13. Sempre in relazione al pagamento, privilegiate siti che permettono l’acquisto con Pay Pal, molto più sicuro rispetto a quelli con carta di credito, e comunque cercate di effettuare i vostri pagamenti con carte prepagate.

14. Se avete sospetti, fate una ricerca su questa piattaforma: www.signal-arnaques.com/it/ dove moltissimi utenti segnalano disservizi/truffe nei quali sono incappati e inviate la vostra segnalazione alla Polizia Postale all’indirizzo urp.compartimento.polposta.rm@pecps.poliziadistato.it specificando i vostri dati, il nome del sito in questione, la motivazione per cui lo segnalate e chiedendo esplicitamente di essere informati dell’esito delle verifiche.

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