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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

La Regione è pronta a trasferire un dipendente del Servizio turistico, protestano i sindacati

Cobas-Codir, Sadirs, Siad e Ugl insorgono: "Vanno rispettate le regole"

La Regione è pronta a trasferire un dipendente del Servizio turistico di Agrigento al dipartimento dell'Ambiente anche scegliendolo nominativamente, e i sindacati insorgono. “Potrebbe configurarsi un'azione punitiva, vanno rispettate le regole” dicono. Così i sindacati autonomi Cobas-Codir, Sadirs, Siad e Ugl, hanno scritto all'amministrazione ricordando che deve attenersi alle regole e ai criteri già stabiliti. In caso contrario sono pronti ad agire in ogni sede.

Nel mirino è finito il Servizio 9 di Agrigento che compresa la sede di Sciacca conta una quindicina di dipendenti. I sindacati autonomi, che hanno la maggioranza degli iscritti alla Regione, spiegano di avere già contestato la legittimità della circolare sulla mobilità dei regionali e che in ogni caso il dirigente deve attenersi a quelle disposizioni.

“In particolare – spiegano - veniamo a conoscenza della nota del dirigente del Servizio 9 di giovedì scorso con cui invita il personale di categoria D a dare l’eventuale disponibilità alla mobilità volontaria verso il dipartimento dell'Ambiente entro il termine perentorio del prossimo 6 agosto, cioè oggi. Nella stessa nota veniva indicato che in mancanza di alcuna disponibilità, l’amministrazione si riservava la possibilità di indicare il soggetto direttamente d’ufficio. Ricordiamo che non potrà essere indicato “nominativamente” il lavoratore da destinare alla mobilità in uscita, in quanto potrebbe configurarsi una azione di tipo arbitrario o addirittura punitiva, in palese contrasto alla normativa vigente in tema di pubblico impiego”.

Quindi i sindacati ricordano che “in mancanza di disponibilità dovrà farsi esclusivamente ricorso a delle “graduatorie” che tengano conto dei criteri già dati dalla Funzione pubblica, ovvero titolo di studio, formazione professionale, qualifica, minore anzianità di servizio, maggiore anzianità di sede, permanenza in aree a rischio, carico familiare, nonché tutte le ulteriori tutele previste dalle vigenti normative. Qualsiasi provvedimento di natura diversa o arbitraria sarà “contestato” in tutte le sedi”.

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