Decreto semplificazioni, La Mendola: "E' deludente, la progettazione passi ai liberi professionisti"
Sugli affidamenti dei lavori pubblici i costruttori denunciano lo stato di crisi delle ditte che non godono di buoni rapporti con la classe politica
Contribuire alla crisi economica dei liberi professionisti, penalizzati dall’emergenza Coronavirus, affidando agli stessi, per i prossimi due anni, la progettazione e il collaudo inerente alle opere pubbliche, pagando le parcelle da un fondo specifico da cinquanta milioni di euro.
Queste in sintesi sono alcune delle proposte avanzate al governo Conte, dalla rete delle professioni tecniche.
Il consiglio nazionale dell’ordine degli architetti, ha contribuito a stilare il documento che mira a correggere il tiro sul Decreto semplificazioni. Nella sede dell’ordine provinciale degli architetti di Agrigento, sono stati illustrati i contenuti degli emendamenti al Decreto dal vice presidente del consiglio nazionale degli architetti (Rino La Mendola).
Uffici tecnici e liberi professionisti, l'ordine degli architetti: "Ora basta"
Alla conferenza, moderata dal presidente provinciale (Alfonso Cimino) erano presenti anche il presidente della consulta regionale degli architetti (Giuseppe Falzea) e il presidente provinciale dell’associazione nazionale dei costruttori edili (Carmelo Salamone). Salamone, si è soffermato su alcuni aspetti del Decreto semplificazione, in particolare sugli affidamenti dei lavori, che penalizzano in modo particolare le imprese che non godono di particolari rapporti di vicinanza con la politica.