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L'intesa

Quanto costerà l’olio in questo periodo? Produttori sempre più preoccupati ottengono accordo su prezzo fisso

Incontro tra addetti ai lavori, sindaci e commercianti per fronteggiare la crisi. Hanno partecipato ad una manifestazione per ottenere un costi di acquisto equo e sostenibile

Sei euro al chilo: ecco quanto costerà l’olio prodotto nel territorio della provincia di Agrigento. Un risultato che è frutto di un’intesa tra produttori, sindaci e commercianti dei centri in cui si raccolgono le olive. Un momento di crisi ancora molto incerto, ma che almeno è stato reso meno “grigio” con questo importante risultato che al momento mette d’accordo tutti.

Il confronto si è svolto a Sciacca durante una manifestazione in piazza Scandaliato a cui hanno partecipato circa 300 persone tra produttori, cittadini e commercianti del settore. I centri interessati sono quelli di Burgio, Lucca Sicula, Villafranca Sicula dove, tra l’altro, è stato anche deciso che il costo per singola molitura sarà di 10 centesimi al chilogrammo.Gli altri Comuni interessati sono quelli di Caltabellotta, Sciacca, Menfi e Sambuca di Sicilia. 

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A tal proposito sono intervenuti, con una nota congiuntam i consiglieri comunali di Bivona, Calamonaci, Santo Stefano Quisquna, Cianciana e San Biagio Platani. Si tratta di Antonio Chiaramonte, Carola Maria Calafiore, Ludovico Sciara, Marisa Spallino, Giuseppe Guddemi, Giuseppina Colletti, Vincenzo Sarullo, Salvatore Presti, Clotilde Reina, Gianluca Pizzo, Massimo D'Angelo, Antonella Martorana, Rossella Cicchirillo, Cinzia Miceli, Michele Di Piazza, Andrea Favatella, Tiziana Lo Piparo e Rosalia Marino.

“Gli effetti della guerra e della spregiudicata speculazione sui prezzi del gas e dell’energia - dicono - si abbattono sull’economia dei nostri territori. La produzione olearia nel nostro territorio è da sempre significativa per le famiglie e per le aziende agricole e negli ultimi anni è diventata una fonte di reddito molto importante. 
Il nostro pregiato e salutare olio viene commercializzato nel nord Italia e in tante regioni europee, dove è radicata la presenza di nostri conterranei emigrati.
I produttori di olio in questa stagione, oltre ai soliti blocchi sul prezzo, praticato dai commercianti all’ingrosso, si ritrovano aumentato il costo della molitura da parte dei frantoiani del 50% e in alcuni casi anche del 70%, a causa dell’aumento dell'energia elettrica. In questi giorni, in quanto Consiglieri Comunali, preoccupati per i danni che tale situazione arrecherà alle piccole aziende agricole, abbiamo discusso con gli agricoltori, con i rappresentanti delle associazioni di categoria e con alcuni frantoiani, per individuare delle soluzioni. Apprezziamo l’impegno di alcuni amministratori, tra tutti il Sindaco di Lucca Sicula, Salvatore Dazzo, per l'intesa raggiunta per tenere il prezzo a 6€ per i prossimi dieci giorni. 
Noi riteniamo, tenendo unito tutto il fronte che difende i produttori agricoli, che oltre a tale intesa raggiunta, si possano individuare altri interventi. Il 4 ottobre, peraltro, l’ISMEA ha fissato il prezzo dell’olio a 5,65 €/Kg, prezzo che a nostro avvisto è troppo poco per l’olio di oliva extra vergine, visti i considerevoli aumenti del costo dei fertilizzanti e del gasolio agricolo.
Adesso bisogna mobilitare tutti i Consigli Comunali affinché venga approvato un ordine del giorno per chiedere alla Regione Siciliana, all'Assessorato dell'Agricoltura, l’adozione di provvedimenti necessari affinché si faccia carico dei maggiori costi per l'energia elettrica, rispetto all’anno 2021, che dovranno sostenere i circa 600 frantoi siciliani, di cui oltre 90 nella provincia di Agrigento, in modo tale da riportare il costo della molitura ai prezzi del 2021.
Non si possono abbandonare gli agricoltori in un momento così difficile, va salvaguardato e tutelato il lavoro di tanti contadini e produttori che con grande dignità lavorano quotidianamente per portare a termine la loro produzione e non possono più affrontare pesanti rincari dei costi.
Dobbiamo chiedere al Governo Regionale in carica, di istituire immediatamente un tavolo di confronto con le organizzazioni che tutelano e rappresentano le aziende agricole. Chiederemo a tutti i Consiglieri Comunali e agli amministratori di difendere uno dei pochi settori produttivi siciliani e dei piccoli comuni e di non lasciare da soli gli agricoltori”.

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