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Economia

Prescrizione dei contributi previdenziali, Cgil: "Non c'è di che preoccuparsi"

I sindacalisti fanno riferimento ad una nota dell'Inps del 14 agosto scorso

I sindacalisti della Cgil, Pio Capodieci e Franco Virone, fanno chiarezza sulla questione che ha suscitano notevole allarme per gli insegnanti che non hanno visto riconosciuti tutti i periodi di lavoro effettivo e di cui intendono chiederne il pieno riconoscimento.

I sindacalisti fanno riferimento ad una nota dell'Inps del 14 agosto scorso, in cui viene chiarito che "la posizione assicurativa potrà essere sistemata anche dopo il primo gennaio 2019 e che il 31 dicembre 2018 non costituisce un termine 'decadenziale'. Quindi i lavoratori pubblici potranno presentare, anche successivamente a tale data, un’eventuale richiesta di variazione della posizione assicurativa, ottenendo il pieno riconoscimento di tutti i periodi lavorativi, senza alcun rischio di prescrizione". 

"Tuttavia la stessa nota - proseguono i sindacalisti - elenca una serie di servizi per i quali la prescrizione resta fissata al 31 dicembre 2018 e che riguardano unicamente quelli per i quali la contribuzione è stata versata per l’ insegnamento prestato nelle scuole primarie paritarie (pubbliche e private), negli asili eretti in enti morali e nelle scuole dell’infanzia comunali. Per tale fattispecie, per evitare la prescrizione, occorre fare una richiesta di variazione della posizione contributiva  al fine di ottenerne il riconoscimento e va fatta entro il 31 dicembre 2018".

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