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L'iniziativa / Porto Empedocle

Pesca, stop alle attività a causa dei pozzi "Argo-Cassiopea": allo studio compensazioni per le marinerie

Si è tenuto un incontro all'Assessorato regionale all'Agricoltura con i rappresentanti dei lavoratori e di Eni

Giacimento di gas Argo-Cassiopea nel calane di Sicilia, davanti alle coste di Agrigento: si punta a garantire la compensazione delle perdite per le marinerie di Sciacca, Porto Empedocle e Licata.
L'incontro si à svolto nei giorni scorsi alla presenza dell’assessore regionale alla Pesca, Luca Sammartino, e il dirigente generale del dipartimento regionale, Alberto Pulizzi, dei rappresentanti delle aziende e del gruppo Eni, titolare del progetto di estrazione. In particolare si punta a ridurre i danni per i pescatori la cui attività risulterebbe fortemente limitata - se non del tutto impedita - dai lavori in corso per la posa delle condotte per il trasporto del gas estratto dal giacimento.

L’assessore Sammartino ha avviato un'interlocuzione con l’Eni per garantire al comparto della pesca il ristoro dei danni e del mancato guadagno per gli armatori e per i marittimi imbarcati sulle navi da pesca, molte delle quali oggi sono ferme. L’obiettivo è quello di coniugare le esigenze di approvvigionamento energetico (con lo sfruttamento del giacimento off shore Cassiopea) con la tutela dei livelli di reddito delle comunità locali, garantendo anche la massima attenzione alla tutela dell'ambiente marino per la futura ripresa dell'attività di pesca. Un approccio condiviso da tutte le parti e rispetto al quale l’assessore Sammartino ha espresso la sua soddisfazione.

 Nelle prossime settimane il percorso sarà sviluppato con interlocuzioni sul piano tecnico, con il supporto attivo del dipartimento regionale della Pesca, per arrivare a un accordo sulle compensazioni.

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