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Economia

Fondi europei per la Sicilia, Legacoop: "Rischiamo di rimanere tagliati fuori"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AgrigentoNotizie

Il PNRR rappresenta certamente, attraverso le ingenti risorse messe a disposizione dall'Europa, una straordinaria occasione per  fare dell'Italia un paese autenticamente moderno, capace di affrontare la sfida della transizione ecologica, per ridurre le disuguaglianze sociali ed economiche e soprattutto per eliminare il gap infrastrutturale, economico  e sociale tra il nord ed il sud del Paese.

In verità alla luce dei primi bandi, già disponibili, emerge un quadro che, come 
Lega delle cooperative ci preoccupa e non poco. Diversi comuni del Meridione e soprattutto diversi Enti locali  Siciliani versano in condizioni economiche e finanziarie assolutamente preoccupanti in quanto o in dissesto  o in predissesto o nella maggior parte dei casi in condizioni che impediscono l'approvazione dei bilanci.
A questa situazione che per la verità coinvolge tutte le aree del Mezzogiorno del Paese si aggiunge l'incapacità, spesso motivata dall'assenza di personale adeguato in grado  di potere offrire un offerta progettuale competitiva  con i Comuni del Settentrione.

La Sicilia ed in particolare modo diversi territori della Sicilia presentano, ancora prima della crisi pandemica, una situazione di degrado sociale ed economico, con una percentuale di disoccupazione e di mortalità d'impresa non solo allarmante ma ben oltre superiore alla media Nazionale ed il rischio di essere tagliata fuori dai finanziamenti del Pnrr sarebbe il preludio do una fine da scongiurare. 14 milioni di cittadini del Mezzogiorno vivono già in contesti non on grado di assicurare servizi minimo indispensabili proprio per le condizioni in cui versano i comuni. Come lega delle cooperative facciamo proprie le preoccupazioni del direttore dello Svimez Luca Bianchi il quale  ha lanciato l'allarme sul rischio beffa del Pnrr proprio al sud a causa della minore capacità 'progettuale dei comuni del sud con il paradosso che i territori a maggior fabbisogno sarebbero al contempo quelle che beneficerebbero meno di queste risorse.

Come Legacoop Sicilia - coordinamento di Agrigento - chiederemo ai comuni dei territori di competenza unitamente alle altre organizzazioni sindacali e di categoria un confronto per capire su quali progetti puntare e su come s'intende procedere per costruire una rete in grado di favorire interlocuzione, proposte, idee e visioni comuni.
L'unico modo per scongiurare il rischio che il pnrr sia per il sud ed il nostro territorio l'ennesima occasione mancata e' quello di declinare un nuovo percorso di concertazione tra associazioni di categoria ex Enti locali capace di supportare la capacità progettuale degli enti locali define do in tal modo un percorso che vada oltre la pratica della spesa storica stabilendo uguali diritti di cittadinanza in modo coeso per tutto il Paese.  
 

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