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Prestiti, in provincia sempre meno richieste: è anche colpa del Covid

Un'analisi condotta su un campione di 9900 pratiche a livello regionale piazza l'Agrigentino nella zona bassa della classifica

Crisi, gli agrigentini si rivolgono sempre meno all'istituto del prestito per rimpinguare la propria liquidità.

A rivelarlo è un'analisi condotta dai siti on line Facile.it e Prestiti.it, che ha riscontrato come nel terzo trimestre 2020 l’importo medio richiesto nella provincia di Agrigento sia stato pari a 12.907 euro, vale a dire il 2,7% in meno rispetto al valore regionale.

Dallo studio emerge che Enna è la provincia siciliana dove sono stati richiesti gli importi medi più alti (14.269 euro, il 7,5% in più rispetto alla media regionale); seguono nella classifica le province di Ragusa (14.059 euro), Catania (13.814 euro), Messina (13.399 euro) e Caltanissetta (13.369 euro). Inferiori al valore medio siciliano, invece, gli importi richiesti a Palermo (13.063 euro) e Agrigento (12.907 euro); chiudono la graduatoria la provincia di Siracusa (12.717 euro) e quella di Trapani (11.952 euro).

Secondo il report sono cambiate le motivazioni per cui la gente chiede un prestito e in tal senso potrebbe aver avuto un peso rilevante l'emergenza Covid: a fronte di 9.900 domande di finanziamento raccolte, la prima motivazione è risultata la necessità di avere liquidità (quasi 1 richiesta su 4, pari al 24,4% del totale).

In aumento anche il peso percentuale dei prestiti legati all’acquisto di auto usate, che rappresentano ormai il 18,7% del totale, mentre calano le quote di prestiti per la ristrutturazione casa, stabilizzatasi al 17,9% del totale, in calo di ben 4,2 punti percentuali rispetto al 2019.

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