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Ferrovia turistica Agrigento-Porto Empedocle, stanziati 3 milioni di euro

Maria Iacono: "Sarà possibile restaurare gli ottocenteschi fabbricati della stazione di Porto Empedocle, museo a cielo aperto delle ferrovie siciliane, adeguare l'infrastruttura ferroviaria ai più elevati standard di sicurezza e migliorare ulteriormente l’esperienza di viaggio dei turisti"

Dalle parole ai fatti. Dopo l' approvazione definitiva della legge sulle Ferrovie Turistiche, che porta il nome della parlamentare agrigentina del Partito Democratico, Maria Iacono, il MiT ha stanziato 3 milioni di euro per il potenziamento e l'adeguamento infrastrutturale della linea Agrigento Bassa - Porto Empedocle, una delle prime ferrovie turistiche ad esser stata attivata in Italia, ed oggi punta di diamante dell’ offerta commerciale della Fondazione FS.

"Come avevamo anticipato - scrive Maria Iacono - la legge consentirà non solo la salvaguardia di questo immenso patrimonio, ma anche la giusta valorizzazione. Grazie ai cospicui fondi in arrivo sarà possibile, dunque, restaurare gli ottocenteschi fabbricati della stazione di Porto Empedocle, museo a cielo aperto delle ferrovie siciliane, adeguare l'infrastruttura ferroviaria ai più elevati standard di sicurezza e migliorare ulteriormente l’ esperienza di viaggio dei turisti in transito".

"In Sicilia sono ben 4 le linee turistiche individuate - precisa Maria Iacono - . Il mio auspicio è che la prossima ad essere recuperata sia un’altra stupenda linea, ovvero la Castelvetrano - Menfi, che da pochi giorni, grazie alla legge, è tornata ad essere inserita negli elenchi dei rami da manutenere. Sarebbe in tal modo possibile raggiungere attraverso i treni storici, un altro importante parco archeologico, quello di Selinunte attraversato e servito dalla linea ferroviaria esattamente come ad Agrigento. Auspico, inoltre, che si possa estendere il recupero della linea magari fino a Sciacca, al fine di realizzare un itinerario turistico d’eccellenza che coniughi archeologia, fruizione e riscoperta del territorio. Considerata l’ampiezza della particella ferroviaria, sarebbe auspicabile un percorso che preveda una ciclovia affiancata alla ferrovia, in modo tale da integrare ed ottimizzare l’offerta turistica erogata" - conclude Maria Iacono - .
 

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