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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia

Ape sociale, Spi Cgil: "Ecco come presentare domanda"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AgrigentoNotizie

Il presidente del Consiglio ha firmato il decreto legislativo per l’attuazione dell’Ape sociale, che faceva parte del protocollo sottoscritto col sindacato, anche se rispetto ai requisiti, il governo li ha resi fortemente restrittivi rispetto alla richiesta sindacale.

Il decreto prevede che, gli interessati che maturano i requisiti per ottenere, già nel 2017, i benefici previsti dall’Ape sociale, devono presentare specifica domanda all’Inps, entro il prossimo 15 luglio ed otterranno risposta entro il 15 ottobre 2017.

Ottenuta la certificazione Inps del diritto all’Ape sociale si dovrà presentare una seconda domanda, che è la richiesta del trattamento vero e proprio.

Mentre chi i requisiti li maturerà nel 2018, la richiesta dovrà inoltrarla entro il 31 marzo del prossimo anno e  ne avrà riscontro entro il 30 giugno .

Sarà l’Inps, in entrambi i casi, a fornire comunicazione ai richiedenti  circa la prima data di decorrenza utile per la fuori uscita dal lavoro.

E, poiché, le risorse finanziarie sono limitate sarà data priorità in ragione del raggiungimento del requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia.

Ricordiamo che il requisito primario per accedere all’Ape sociale è rappresentato dai 63 anni  e 7 mesi dal raggiungimento dell’ età pensionabile di vecchiaia, con un minimo di 30 anni di contributi versati (la CGIL aveva indicato anni 20) e deve essere disoccupato, oppure deve assistere un “parente diretto” portatore di handicap grave art. 3, comma 3 della legge 104.

Ci vogliono 36 anni di contributi versati per i così detti lavoratori (gravosi social). Lavori che devono essere svolti per almeno sei anni, ovvero per coloro che rientrano nelle 11 categorie comprese  nell’elenco allegato al decreto, come operai edili, maestre d’infanzia, ecc.

Altro requisito è quello di non percepire da almeno 3 mesi sia la Naspi  e sia qualsiasi altro ammortizzatore sociale.

L’Ape sociale, per ora, avrà effetti solo per gli anni 2017/2018, dopodiché il sindacato rivendica sia l’ampliamento delle risorse di sostegno alla misura sociale, sia la trasformazione della misura da sperimentale a strutturale, riducendo i periodi di contribuzione, in atto richiesti.

Per ulteriori informazioni e per essere assistiti nella formulazione delle richieste, gli interessati possono rivolgersi alle sedi della rete provinciale delle camere del lavoro, delle leghe Spi e del Patronato Inca.

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