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Economia Ribera

Agricoltori in crisi dopo le alluvioni, incontro con gli amministratori

Martedì 21 marzo scorso, una delegazione di produttori, su iniziativa delle sedi comunali di Ribera, ha incontrato la direzione del Consorzio di Bonifica Agrigento 3

Previsto un incontro, venerdì 7 aprile, con i parlamentari e gli amministratori dei Comuni del comprensorio irriguo occidentale del Consorzio di Bonifica Agrigento 3, per discutere sulle criticità che hanno coinvolto gli agricoltori del territorio di Ribera, dopo le alluvioni dello scorso autunno. Lo rende noto il presidente di Agrinsieme Rosario Marchese Ragona.

Martedì 21 marzo scorso, una delegazione di produttori, su iniziativa delle sedi comunali di Ribera, ha incontrato la direzione del Consorzio di Bonifica Agrigento 3. Dall’incontro è scaturita una situazione disastrosa. I produttori dell’interland Riberese, colpiti in maniera devastante dal nubifragio del 25 novembre  hanno visto ridotta di due terzi la campagna agrumicola. Le arance, distrutte dall’eccessiva pioggia, dalla grandine e dal vento, sono finite, con danni inestimabili, che vanno a sommarsi alle ingenti spese, da sostenere per il ripristino di quelle aziende inondate da fango e detriti.

"Il personale del consorzio - si legge in una nota - non percepisce il giusto stipendio dallo scorso mese di Dicem la copertura della spesa per il personale, con la 13° non pagata, quindi vanta 4 mensilità. Il costo dell’acqua nonostante gli impegni dell’assessore Cracolici, dei parlamentari agrigentini, che hanno strappato all’Ars un finanziamento aggiuntivo per la bonifica, dopo mesi di lotte, incontri in Prefettura ed in assessorato e manifestazioni varie a Sciacca ed a Ribera, passa da 19 centesimi al metro cubo a 23 centesimi; la tassa fissa (sotteso o beneficio irriguo) passa da 20 euro ettaro del 2014, a 45 euro per il 2015 ed a 86 euro per ettaro dal 2016 in poi, con un aumento di oltre il 400%. Il costo delle utenze potabili (zona montana) passa da meno di 200 euro forfettizzate per anno, a 150 euro di quota fissa, più 1,20 euro metro cubo di consumo( in estate ogni bovino adulto  beve circa cento litri d’acqua al giorno)".

"Dato questo sconcertante stato dell’ente da cui dipende il futuro del comprensorio, - prosegue la nota - considerati i gravissimi danni del nostro territorio, devastato dalle intemperie atmosferiche, le organanizzazioni agricole hanno espresso serie preoccupazioni, sollecitando la direzione del Consorzio a verificare lo stato dei luoghi segnalati, nonché quello economico, alla luce dei finanziamenti regionali scorsi e della finanziaria".

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