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Commercio in crisi e negozi che chiudono? L’Ente bilaterale in prima linea per sostenere la ripresa

L’organismo paritetico, costituito dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori della provincia di Agrigento, scende in campo con una vasta gamma di servizi

Dopo la diffusione dei dati non proprio confortanti sullo stato di salute delle imprese e delle attività commerciali della provincia di Agrigento, con tante saracinesche definitivamente abbassate, è stato delineato un momento di forte crisi.

Ma secondo l’Ente bilaterale del terziario la domanda delle imprese e l’offerta del mondo del lavoro possono convergere. L’EBT è un organismo paritetico costituito dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori della provincia di Agrigento, ossia Confcommercio, nel rappresentare gli interessi delle imprese e dei lavoratori, contribuisce anche al loro sviluppo relazionale, promuovendo in particolare l’attenzione all’aspetto qualitativo. Secondo questo spirito di confronto e condivisione di buone prassi, intende promuovere una serie di iniziative miranti al superamento di eventuali vertenze e nell’ottica di dare supporto in diversi ambiti, primo fra tutti quello della sicurezza aziendale.

Nell’ambito del terziario nel complesso la ripresa “tarda ad arrivare”, con le imprese del commercio sempre più in difficoltà, così come quelle del turismo, mentre i pochi e limitati slanci provengono solo dai servizi, che timidamente reggono il mercato.

Ma il 2023 vuole essere l’anno di una programmazione volta a garantire importanti vantaggi, sia economici che occupazionali, alle imprese e ai lavoratori del comparto che operano nel territorio della provincia di Agrigento.

EBT Agrigento, rappresentato per Confcommercio da Gero Niesi, che ne riveste il ruolo di presidente, insieme ai consiglieri Rosario Pendolino e Giuseppe Castellano, e per i sindacati Filcams Cgil da Salvina Mangione, Fisascat Cisl da Alfonso Bellomo e Uiltucs da Michelangelo Mazzola, nella sua qualità di soggetto attivo del mondo sindacale e lavorativo, fornirà, alle imprese associate e ai loro dipendenti, una vasta gamma di servizi volti alla previdenza, alla sanità, alla digitalizzazione e alla formazione.

“Servono processi virtuosi che sostengono l'occupazione – afferma Gero Niesi - Tra questi si inserisce a pieno titolo la formazione, che dovrà essere orientata a consolidare le competenze dei lavoratori in chiave innovativa, ma dovrà soprattutto costruirne di nuove, soddisfacendo la domanda di lavoro legata ai grandi cambiamenti in atto nel settore del commercio, del turismo e dei servizi”.

Un impegno, quello dell’Ente bilaterale del terziario, volto ad erogare prestazioni in linea con i bisogni delle imprese e dei lavoratori, in un percorso deputato a far incrociare le necessità in termini occupazionali delle aziende e la platea potenziale dei lavoratori.

“Non si deve cadere nell’errore – conclude Gero Niesi - di sottovalutare il ruolo e l’importanza dell'ente, quale luogo in cui può avvenire lo scambio di idee e buone prassi tra due mondi, quello del lavoro e quello dell’impresa, che da posizioni diverse devono comunque avere l’interesse convergente dello sviluppo economico, della stabilità, della sicurezza”.

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