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Bonus baby sitter per i nonni, in scadenza la domanda: ecco come funziona

Entro il 31 agosto chi vuole ricevere l'importo per le prestazioni anche dai familiari non conviventi deve presentare la richiesta. Nel dettaglio chi ne ha diritto e come fare

Un bonus di 1.200 euro (2mila per operatori sanità, difesa e soccorso pubblico) per le prestazioni da parte di famigliari non conviventi. È il cosiddetto "bonus baby sitter", in scadenza lunedì 31 agosto, per retribuire i nonni che si occupano dei nipoti mentre i genitori sono al lavoro. La domanda deve essere inoltrata all'Inps non oltre la data prefissata. Ma come funziona esattamente? 

Il bonus per servizi di baby-sitting e quello per l’iscrizione ai centri estivi e ai servizi integrativi per l'infanzia sono rivolti alle seguenti categorie di lavoratori:

  • dipendenti del settore privato;

  • iscritti in via esclusiva alla Gestione Separata 

  • autonomi iscritti all’INPS;

  • autonomi iscritti alle casse professionali (previa la comunicazione da parte delle rispettive casse previdenziali del numero dei beneficiari).

Per effetto di quanto previsto dall’articolo 25, comma 3, del decreto-legge 18/2020, dal 5 marzo 2020 il bonus per l’assistenza dei figli minori di 12 anni spetta anche ai lavoratori dipendenti del settore sanitario pubblico e privato accreditato, alternativamente al congedo specifico di cui stiano già fruendo, appartenenti alle seguenti categorie:

  • medici;

  • infermieri;

  • tecnici di laboratorio biomedico;

  • tecnici di radiologia medica;

  • operatori sociosanitari;

  • il bonus per servizi di baby-sitting spetta anche al personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico impiegato per le esigenze connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19.

In presenza di più figli di età inferiore a 12 anni, il bonus può essere richiesto anche per tutti i figli, ma in misura complessivamente non superiore a 1.200 euro per il nucleo familiare. Il beneficio spetta anche ai genitori affidatari (per le adozioni nazionali e internazionali e gli affidi preadottivi) a condizione che nel nucleo familiare l’altro genitore (naturale o affidatario) non sia beneficiario di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa (ad esempio, NASPI, CIGO, CIGS, ecc.), non sia disoccupato o non lavoratore. Il limite di età di 12 anni non si applica ai figli con disabilità in situazione di gravità accertata (ai sensi dell’articolo 4, comma 1, della legge 5 febbraio 1992, n. 104), iscritti a scuole di ogni ordine e grado o ospitati in centri diurni a carattere assistenziale. Per i minori portatori di handicap grave, in tutti gli altri casi il limite dei 12 anni di età non deve essere superato alla data del 5 marzo 2020.

Il bonus baby-sitting viene erogato dall’INPS mediante il Libretto Famiglia. I beneficiari del bonus devono registrarsi sul sito INPS rispettivamente come utilizzatori di Libretto Famiglia e come prestatori di servizi di baby-sitting. Dopo tali adempimenti preliminari, una volta concesso il bonus da parte dell’INPS, il genitore beneficiario deve effettuare la cosiddetta “appropriazione” del bonus tramite il Libretto Famiglia entro il termine di 15 giorni solari dalla ricezione della comunicazione di accoglimento della domanda, mediante i canali telematici indicati nella domanda stessa. Potranno essere remunerate tramite Libretto Famiglia le prestazioni lavorative di baby-sitting svolte a decorrere dal 5 marzo 2020, per tutto il periodo di chiusura dei servizi educativi scolastici e rendicontate nell’apposita procedura entro il 31 dicembre 2020. Nel caso di lavoratori dipendenti del settore sanitario pubblico e privato accreditato, il bonus è riconosciuto dall’INPS nel limite massimo complessivo di 2mila euro per nucleo familiare e viene sempre erogato dall’INPS mediante il Libretto Famiglia.

Il bonus per i centri estivi è erogato mediante accredito su conto corrente bancario o postale, accredito su libretto postale, carta prepagata con IBAN o bonifico domiciliato presso le poste, secondo la scelta indicata all’atto della domanda dal richiedente. La domanda può essere presentata online attraverso il servizio dedicato. In alternativa, si può fare domanda tramite Contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile o anche attraverso enti di patronato, attraverso i servizi telematici offerti gratuitamente dagli stessi. 

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