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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Lavori pubblici in crisi, gli architetti: "Servono più trasparenza ed efficienza"

In una lettera al Governo nazionale il neo presidente provinciale La Mendola evidenzia come il comparto abbia perso 4300 posti di lavoro in 10 anni

Settore delle costruzioni e dei lavori pubblici: per gli architetti agrigentini è necessaria un’immediata ripartenza per arginare i danni prodotti dalla pandemia da Covid che sta alimentando una grave crisi. A mettere tutto "nero su bianco" per sollecitare interventi al Governo nazionale è stato il nuovo presidente, Rino La Mendola, insieme al rinnovato consiglio. 

Una proposta che parte da un assunto drammatico: il comparto, negli ultimi 10 anni, ha perso oltre 4300 posti di lavoro, con la chiusura di 707 imprese e la perdita di circa 23 milioni di euro di salari.

"Per rilanciare il settore - dice La Mendola  - il Governo nazionale sta lavorando a un nuovo decreto legge per una semplificazione dei lavori pubblici che guarda soprattutto agli appalti, continuando ad ignorare altre fasi importanti nell’esecuzione delle opere pubbliche. Così non risolveremmo nulla. Bisogna intervenire con un pacchetto organico di emendamenti al codice dei contratti, finalizzato alla semplificazione dell’intero processo di esecuzione dei lavori pubblici: dalla programmazione al collaudo dei lavori. Non basta accelerare gli affidamenti se l’esecuzione dei lavori continua ad essere paralizzata, già a monte, da una lunga programmazione e da complicate procedure di redazione e approvazione dei progetti e, a valle, da collaudi che vengono redatti, sempre più frequentemente, dopo tanti anni dalla fine dei lavori, magari quando le opere pubbliche sono già fatiscenti".

La Mendola, inoltre, evidenzia come sia "assurdo" "pensare alle procedure emergenziali utilizzate per la ricostruzione del ponte di Genova come un modello a cui fare riferimento in regime ordinario" in quanto "le regole e i principi della libera concorrenza e della trasparenza nei lavori pubblici sono fondamentali. La velocità delle procedure - sottolinea La Mendola - può essere garantita anche utilizzando strumenti come il concorso di progettazione a due gradi che garantisce libera concorrenza e qualità del progetto"

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