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Guerra in Ucraina e carrello della spesa: la top ten dei rincari

Nell'ultimo anno però i prezzi dei generi alimentari hanno registrato in media un rialzo del 4,6%, con punte del 19% per l'olio di semi

L'inflazione sta svuotando il carrello della spesa. Dall'inizio della guerra si è registrata un'impennata dei prezzi dei generi alimentari a causa di un "mix esplosivo dei rincari energetici e di quelli delle materie prime agricole colpite da accaparramenti, limiti alle esportazioni e speculazioni", spiega la Coldiretti. Il risultato è un rincaro medio del cibo pari al +4,6% in un anno. Quali sono i prodotti alimentari che hanno registrato i maggiori aumenti? Ecco a voi la top ten.

In Italia l'85% delle merci viaggia su gomma

Il caro carburanti si fa sentire sui prezzi dei generi alimentari, comportando un inevitabile scarico a valle dei maggiori costi, vale a dire sui consumatori. "In un paese come l’Italia dove l’85% delle merci per arrivare sugli scaffali viaggia su strada, l’aumento dei prezzi di benzina e gasolio ha un effetto valanga sui costi delle imprese e sulla spesa di consumatori", spiega la Coldiretti. L'associazione di rappresentanza dell'agricoltura italiana, in occasione del commento ai dati Istat sulla fiducia dei consumatori (naturalmente in calo nel mese di marzo, -12 punti), ha segnalato rincari record per l’olio di semi (+19%), verdura fresca (+17%) e pasta (+12%). I rincari dei prodotti alimentari sono stati accompagnati anche da una folle sindrome alla scorta scattata in molte zone d'Italia, vedi la Sardegna, per i timori legati al blocco dei tir.

I prodotti più cari

La tensione dettata dalla guerra in Ucraina è molto forte e si fa sentire anche sul carrello della spesa, rafforzando un trend al rialzo che era già in atto prima del conflitto. La Coldiretti ha stilato una classifica molto interessante sui prodotti alimentari che nell'ultimo anno hanno registrato i maggior aumenti. Si tratta di:

  • Olio di semi (girasole, mais, ecc.) +19%;
  • Verdura fresca +17%;
  • Pasta +12%;
  • Burro +11%;
  • Frutti di mare +10%;
  • Farina +9%;
  • Margarina +7%;
  • Frutta fresca +7%;
  • Pesce fresco +6%;
  • Carne di pollo +6%.

Perché la carta igienica costerà sempre di più

Coldiretti: "Bisogna ridurre la dipendenza dall'estero"

Guardando questi prodotti appare chiaro che l’aumento dei costi dettato dal caro energia si estende "all’intera filiera agroalimentare, dai campi all’industria di trasformazione fino alla conservazione e alla distribuzione - spiega la Coldiretti - Bisogna intervenire per contenere il caro energia e ridurre la dipendenza dall’estero per l’importazione di prodotti alimentari - afferma il presidente Ettore Prandini - L’Italia deve puntare ad aumentare la propria produzione di cibo recuperando lo spazio fino a oggi occupato dalle importazioni che sono sempre più esposte a tensioni internazionali e di mercato, lavorando per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali”.

Confcommercio: "Serve una riposta comune Ue"

"Purtroppo all'effetto caro bollette, caro carburanti e carovita, si è aggiunto l'effetto Ucraina, ossia le speculazioni e le preoccupazioni innescate dall'invasione - ha dichiarato Massimo Dona presidente dell'Unione dei consumatori (Unc) - La guerra ha aggravato una situazione già compromessa, facendo precipitare la fiducia degli italiani che ora vedono il futuro con apprensione e timore. Mai si era registrato una caduta di questa portata. Il governo deve intervenire nuovamente sui rincari di luce e gas prima dell'aggiornamento trimestrale delle bollette previsto per il 29 marzo. Non basta, infatti, contenere gli aumenti, ma bisogna restituire ai consumatori quello che hanno pagato in più negli scorsi trimestri come differenza tra la tariffa regolata da Arera e il costo effettivo sostenuto dai venditori che avevano sottoscritto, in precedenza, contratti a prezzi bloccati", ha suggerito Dona.

Si può fare di più anche per Confcommercio: "Bene i provvedimenti del governo per fronteggiare la corsa dei prezzi di gas e luce; ma ora si attende dal Consiglio europeo di questi giorni una forte risposta comune dei paesi dell'Unione, con misure volte a contenere la crisi in corso, in particolare sul fronte energetico, per fronteggiare la pesante incertezza legata a un conflitto i cui sviluppi sono difficili da prevedere".

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