Caro energia, Confcooperative: "Comparto a rischio, chiederemo intervento alla Prefettura"
Il presidente provinciale Antonio Matina evidenzia come l'impatto della crescita dei costi rischi di provocare chiusure
"Il comparto produttivo degli Enti Cooperativi agrigentini è a rischio. Alla fragilità economica dell’ultimo periodo si aggiunge un’impennata dei costi derivanti dall’energia.
Una situazione drammatica generalizzata che, con l’autunno, metterà a rischio di chiusura molte realtà indispensabili, con una enorme perdita dal punto di vista umano, solidale ed economico per il territorio provinciale".
A lanciare l'appello è il presidente di Confcooperative Antonio Matina. "Il settore dei servizi - continua - rappresenta quello più vulnerabile, welfare e socio-sanitario, turistico-alberghiero, agroalimentare e trasporti. Il caro energia rischia di essere il colpo di grazia soprattutto per quelle realtà che non possono modulare i cicli produttivi perché legati a fattori naturali (agroalimentare) o dove l’energia rappresenta salute e benessere, con riferimento a tutti quei servizi essenziali su cui si fonda il benessere di uno Stato evoluto (welfare, sanità, formazione e infanzia)".
Secondo Matina "quello che può, nell'immediatezza, fare lo Stato per i servizi a lui resi, è mettere in campo innanzitutto liquidità attraverso un celere pagamento delle spettanze - dice - . Per tutti quei servizi di natura eminentemente pubblicistica, delegati alle nostre Cooperative, vengano con urgenza aggiornati i compensi, in alcuni casi stabiliti 20 anni addietro, attualizzati allo scenario odierno".
Confcooperative chiederà un incontro alla Prefettura dove "rappresenterà lo stato di emergenza che sta dilaniando il territorio agrigentino, già provato da numerose difficoltà socio-economiche e dove il comparto cooperativo ha un peso rilevante in termini economico-occupazionali".