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Sabato, 20 Aprile 2024
La crisi

Caro bollette e reddito di cittadinanza, il presidente di Confindustria: "Serve tetto per prezzo gas e le risorse vanno concentrate sulle industrie"

L'appello di Bonomi: "Chiediamo al Governo e alla politica tutta di avere una grande convergenza sui temi delle emergenze e per fare questo c'è bisogno di unità e responsabilità sul fronte dell'energia e della finanza pubblica che sono le due questioni urgenti da affrontare"

"L'imprenditoria siciliana non è seconda a nessuno. A metà del 1800 venivano da tutta Europa in Sicilia e nel 1865, alla fiera mondiale parigina, il Regno delle Due Sicilie era la terza potenza industriale del mondo dopo Gran Bretagna e Francia. Quest'anno due cavalieri del lavoro sono dell'imprenditoria siciliana". Lo ha detto il presidente di Confindustria Carlo Bonomi intervenendo, alla Joeplast di Casteltermini, all'evento "Impresa è territorio". "Non posso che porgere le scuse di Confindustria. Per fare impresa in Italia bisogna essere delle persone meravigliose - ha aggiunto - . Essere qui con voi, oggi, è la mia testimonianza di quanto siete importanti per la rappresentanza del Paese, ma siete importanti perché il lavoro lo creano le imprese, non lo crea la politica. Al Governo chiediamo solo di avere condizioni per lavorare, quelle condizioni che avrebbero potuto permettere alle vostre industrie di essere ancora la terza potenza mondiale. Ci scontriamo però con la burocrazia folle e non è questo di cui abbiamo bisogno".

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"Ci auguriamo rapida composizione e inappuntabile Governo"

 "Dalle recenti elezioni non possiamo che augurarci una rapida composizione di un Governo inappuntabile, che confermi la posizione dell'Italia in Europa, che si attenga alle regole di bilancio, allo stato di diritto, così come la condivisione delle misure sulla sanzione. Chiediamo questa conferma perché risponde all'interesse del Paese" - lo ha sottolineato il presidente di Confindustria Carlo Bonomi - . "Abbiamo assistito alla nascita del precedente Governo, nato grazie ad una scelta saggia del presidente della Repubblica - ha ricordato -. L'autorevolezza del presidente Draghi con gli altri Paesi, ha rappresentato un grande vantaggio per l'Italia. Il presidente Draghi è stato essenziale sulle scelte necessarie".  "Se solo ci permettessero di lavorare con le stesse condizioni ed opportunità che hanno i nostri colleghi negli altri Paesi, noi saremmo primi, non in Europa, ma al mondo. In Sicilia, sentendo le testimonianze dei colleghi, ho accertato che ci sono degli imprenditori fantastici, che non si fermano mai, che hanno voglia di investire, che guardano al futuro e che, purtroppo, non vengono capiti" ha detto Carlo Bonomi ringraziando "per quello che fate con coraggio, ogni giorno, combattendo per difendere l'idea di industria in questo Paese". 

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"Serve unità su energia e finanza pubblica"

"Questo Paese ha una bassissima partecipazione al mercato del lavoro, un deficit nella formazione delle persone nel sistema pubblico. Gli investitori italiani non saranno capaci, da soli, di rispondere a questi debiti. Noi non abbiamo energia, quindi da soli non possiamo farcela. Le imprese fino a qui si sono dimostrate eccezionali affrontando la pandemia, la crisi energetica, il conflitto russo-ucraino e nei primi due trimestri del 2022 stiamo ancora crescendo, ma oggi, con queste condizioni dei prezzi energetici, rischiamo la chiusura di migliaia di imprese che vuole dire centinaia di migliaia di posti di lavoro, vuol dire il reddito delle famiglie" - ha spiegato il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, intervenendo a Casteltermini a "Impresa è territorio" - . "Rischiamo di perdere le imprese che hanno minore robustezza, minore capacità di reddito - ha aggiunto - . Con questi prezzi diventa difficile, per chiunque, fare delle previsioni su quella che sarà la realtà del 2023. Chiediamo al Governo, ma alla politica tutta, di avere una grande convergenza sui temi delle emergenze e per fare questo c'è bisogno di unità e responsabilità sul fronte dell'energia e della finanza pubblica che sono le due questioni urgenti da affrontare". 

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"L'Europa deve fare la sua parte"

"Sull'energia, l'Italia, da sola, non ce la può fare. La Russia non è, come si racconta, il solo motivo dell'innalzamento dei prezzi energetici. Da più anni lo diciamo, il mio primo intervento sui temi dell'energia è del 10 settembre 2021. Anche l'Europa deve fare la sua parte, deve decidere perché noi abbiamo bisogno di un tetto al prezzo del gas, non solo quello russo, ma tutto il gas importato. Serve un iter condiviso da tutta Europa, servono misure, sforzi condivisi. Non si può essere uniti sulle sanzioni e poi sulle energie ogni Paese fa il suo" - ha proseguito Bonomi - . "Condivisione e solidarietà non si possono avere solo su una misura e non sulle altre. Anche perché così si mette a rischio l'idea stessa di Europa - ha aggiunto - . Abbiamo necessità di concentrare le nostre risorse, che non sono infinite, perché nei prossimi anni non ce ne saranno". 

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"Così come è pensato oggi non funziona, ma Confindustria ha sempre detto che come strumento di politiche attive del lavoro sarebbe stato un fallimento perché i centri di pubblico impiego non hanno mai funzionato. E si è pensato di risolvere questo problema con i navigator e abbiamo avuto, c'è ancora, un ministro che deve trovare un lavoro a quelli che sono stati presi per trovare un lavoro a chi un lavoro non ce lo aveva" - ha concluso il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, a Casteltermini, in merito al reddito di cittadinanza.  "Tutte le risorse disponibili vanno concentrate per salvare l'industria italiana perché senza industria non c'è lavoro. Lo dicono i numeri. Noi non ci fermeremo mai con passione, impegno, e sono certo che l'impresa italiana aiuterà ad uscire da questa crisi".  

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