Buoni e libretti postali, ecco i dati dell'Agrigentino
Sono da tempo entrati nella terza età ma godono ottima salute: nati rispettivamente nel 1924 e nel 1875, i Buoni Fruttiferi Postali e i Libretti Postali restano a tutt’oggi tra le forme di risparmio preferite dagli italiani, con depositi che ammontano complessivamente a circa 321 miliardi di euro.
I siciliani si confermano tra i più affezionati alle forme di risparmio postali, mantenendo il secondo posto in Italia – dopo i campani – per aperture di libretti, e quinti per sottoscrizioni di buoni fruttiferi postali.
Nello specifico, al 30 giugno 2018, sono 3.932.455 i Buoni Fruttiferi Postali e 3.470.949 i Libretti Postali posseduti dai rispamiatori dell’Isola, con una raccolta che negli ultimi mesi ha fatto registrare una crescita significativa.
Numeri importanti anche in provincia di Agrigento, con 353.530 Buoni Postali e 303.971 Libretti di risparmio detenuti al 30 giugno di quest’anno.
Le ragioni di questo rinnovato successo vanno individuate nella capillare presenza di Poste Italiane su tutto il territorio nazionale e nelle tradizionali caratteristiche di sicurezza, semplicità e trasparenza che nel corso degli anni hanno saputo conquistare la fiducia dei risparmiatori e che continuano a indirizzarne le scelte anche nell’era digitale.
I titoli del risparmio postale sono emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti, garantiti dallo Stato Italiano e collocati in esclusiva da Poste Italiane.
I Buoni Fruttiferi Postali consentono di investire anche piccole somme, non hanno spese di emissione, gestione o incasso, sono esenti da imposta di successione e sono soggetti ad una tassazione del 12,50%.
I Libretti di risparmio postale sono disponibili in diverse versioni, comprese quelle dedicate ai minori e quella denominata “Smart”, che consente di accantonare in tutto o in parte le somme depositate godendo di una remunerazione maggiore rispetto al tasso base e con la possibilità di gestire le operazioni online o attraverso un app gratuita per smartphone e tablet.