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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Bonus chef 2023: cos'è e come funziona (ma occhio alla scadenza)

La misura permette di ottenere uno sconto sui tributi del 40%, con un tetto massimo di 6mila euro, per le spese sostenute tra il 2021 e il 2022. Dai requisiti alla domanda: ecco tutto quello che c'è da sapere

C'è tempo fino alle ore 15 di lunedì 3 aprile per richiedere il cosiddetto bonus chef 2023, il credito d’imposta per cuochi professionisti introdotto dalla con la Legge di Bilancio 2021 e operativo da quest'anno. La piattaforma per inviare le richieste è operativa dallo scorso 27 febbraio, ma il tempo per richiedere il bonus sta per scadere. Ma di cosa si tratta? La misura, introdotta per sostenere il settore della ristorazione, anche in seguito alle conseguenze della pandemia, consiste in un'agevolazione fiscale pari a uno sconto del 40% sui tributi, fino a un tetto massimo di 6mila euro. Il bonus viene riconosciuto per le spese legate al mestiere, come ad esempio l'acquisto di strumentazione, sostenute tra il 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2022.

Bonus chef, quali sono i requisiti

Come riporta la scheda presente sul sito del ministero delle Imprese e del Made in Italy, per poter beneficiare del bonus è necessario essere in possesso di tre requisiti:

  • essere residenti o stabiliti del territorio dello Stato;
  • essere nel pieno godimento dei diritti civili;
  • essere alle dipendenze, con regolare contratto di lavoro subordinato, di alberghi e ristoranti, ovvero titolari di partiva IVA per attività di cuoco professionista svolta presso le medesime predette strutture, almeno a partire dalla data del 1° gennaio 2021.

La domanda e le spese ammesse

Per ottenere il bonus è necessario presentare la propria richiesta online, solo ed esclusivamente utilizzando la procedura presente sulla pagina web del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Le domande potranno essere inviate fino alle ore 15 di lunedì 3 aprile 2023. La procedura è accessibile tramite SPID, CNS o CIE. Le istanze di agevolazione presentate fuori dai termini indicati, oppure con modalità diverse rispetto a quelle descritte, non saranno accettate. Ricordiamo inoltre che per presentare la domanda sarà necessario essere in possesso di un indirizzo Pec (posta elettronica certificata). Ma quali sono le spese ammissibili? Si va dall'acquisto di macchinari di classe energetica elevata destinati alla conservazione, lavorazione, trasformazione e cottura dei prodotti alimentari, fino alla partecipazione a corsi di aggiornamento professionale. Eccole nel dettaglio:

  • l'acquisto di macchinari di classe energetica elevata destinati alla conservazione, lavorazione, trasformazione e cottura dei prodotti alimentari;
  • l'acquisto di strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione;
  • la partecipazione a corsi di aggiornamento professionale.

Relativamente all’acquisto di macchinari di classe energetica elevata, sono ammissibili le seguenti classi energetiche:

  • A, B e C per i macchinari riportanti l’etichettatura su scala da A a G di cui al regolamento (UE) n. 1369/2017 del Parlamento europeo e del Consiglio del 4 luglio 2017 (GUUE L 198 del 28 luglio 2017, e ss.mm.ii.);
  • A+, A++ e A+++ per i macchinari riportanti l’etichettatura su scala da A+++ a D, di cui alla direttiva (UE) n. 30/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 maggio 2010 (GUUE L 153 del 18 giugno 2010);
  • A+, A++ e A+++ relativamente ai soli apparecchi di cottura per i quali è applicato il sistema di etichettatura su scala da A+++ a G, di cui al regolamento (UE) n. 65/2014 della Commissione del 1° ottobre 2013 (GUUE L 29 del 31 gennaio 2014).

Ai fini dell’ammissibilità, le spese devono essere pagate attraverso conti correnti intestati al soggetto beneficiario e con modalità che consentano la piena tracciabilità del pagamento e l'immediata riconducibilità dello stesso alla relativa fattura o ricevuta. Non sono ammissibili all’agevolazione le spese relative a imposte e tasse. L’imposta sul valore aggiunto è ammissibile all’agevolazione solo se la stessa rappresenta per il beneficiario un costo effettivo non recuperabile.

(fonte: TODAY)

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