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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia

Agrigento, ecco il bilancio dell'attività nel 2012 della Guardia di finanza

Nel bilancio annuale delle fiamme gialle, che fa registrare anche numerose attività portate a termine nell'ambito dell'aggressione ai patrimoni di Cosa nostra, spiccano i risultati conseguiti nel settore tributario. Il bilancio completo

Controlli in materia di spesa pubblica ed utilizzo delle entrate. Questi sono soltanto alcuni degli obiettivi che il Comando provinciale della Guardia di finanza di Agrigento ha perseguito nell'appena trascorso 2012. Nel bilancio annuale delle fiamme gialle, che fa registrare anche numerose attività portate a termine nell'ambito dell'aggressione ai patrimoni di Cosa nostra, spiccano i risultati conseguiti nel settore tributario in provincia di Agrigento.

E' stato il comandante provinciale delle fiamme gialle, il colonnello Massimo Sobrà, a presentare i dettagli stamani nel corso di una conferenza stampa. Insieme a lui, nella caserma di via Atenea, c'era anche il tenente colonnello Antonio Cecere e il tenente Antonio Schiazza, del Nucleo di polizia tributaria.

"Il nostro impegno – ha detto il colonnello Sobrà – è quello di stare vicini alla parte migliore del paese, ovvero i cittadini 'semplici' e i cittadini 'imprenditori'. Seppur al momento esigue, dobbiamo comunque continuare a tutelare la gestione delle risorse. Abbiamo tutelato, e continueremo a farlo, gli imprenditori onesti e i cittadini perbene". 

IL BILANCIO

Sono stati svolti 533 interventi, tra verifiche e controlli fiscali, che hanno consentito di proporre il recupero a tassazione di 88,2 milioni di euro ai fini delle Imposte dirette (Irpef ed Ires) e di accertare Iva evasa per circa 9,8 milioni di euro. Sono state inoltre avanzate all’autorità giudiziaria ben 28 proposte di sequestro preventivo di beni mobili o immobili, per reati tributari, per un valore complessivo di  circa 13,6 milioni di euro. La lotta alla cosiddetta "economia sommersa" ha consentito di individuare 69 evasori totali e 12 paratotali, nonché di scoprire 101 lavoratori in nero o irregolarmente assunti e di verbalizzare 58 datori di lavoro per impiego  di personale non regolarizzato. Ed ancora, sono state denunciate oltre 100 persone per reati fiscali tra amministratori di società e titolari di ditte individuali. Nell'ambito della lotta alla criminalità organizzata, sono stati eseguiti appositi controlli in materia di legislazione antimafia, compresi gli appalti pubblici, dai quali sono scaturiti e già conclusi 14 accertamenti patrimoniali nei confronti di soggetti malavitosi e rispettivi nuclei familiari indiziati di appartenere a Cosa nostra.

In particolare, nell'ambito della lotta alla mafia, è stata eseguita la confisca di 13 beni immobili nei confronti di  una famiglia mafiosa residente in provincia, del valore di oltre 1 milione di euro. Ma non solo: sono stati sequestrati beni mobili ed immobili ad una nota famiglia mafiosa del canicattinese, per un valore complessivo pari a circa 88,7 milioni di euro.

Relativamente alla criminalità comune, invece, sono stati denunciati 322 soggetti, di cui 13 in stato di arresto, per violazioni al codice penale concernenti, tra le altre cose, anche la truffa e il falso nummario. Nel comparto del Mercato dei capitali sono stati effettuati complessivamente 35 interventi, accertando 36 violazioni e denunciando 30 persone, di cui 3 in stato di arresto. Nel dettaglio: 11 interventi per il contrasto al riciclaggio; 3 interventi per il contrasto all’usura; 21 interventi in materia di reati societari, fallimentari, reati bancari e finanziari  e tutela degli strumenti di pagamento, con 27 persone denunciate all'autorità giudiziaria.

Nella lotta allo spaccio di droga, le attività di controllo del territorio e le indagini nel frattempo condotte hanno portato alla denuncia di 34 persone, di cui 6 in stato di arresto; alla segnalazione alla Prefettura di 40 assuntori e al sequestro di 776 grammi di sostanze stupefacenti (tra eroina, cocaina, hashish e marijuana).

Sul versante della spesa pubblica sono stati svolti 118 controlli nei confronti di soggetti che hanno beneficiato di prestazioni sociali agevolate. Nel settore delle frodi comunitarie (aiuti all’agricoltura e fondi strutturali) i Reparti hanno effettuato 8 interventi, denunciando alla Procura della Repubblica 10 soggetti (di cui uno in arresto), per indebite percezioni di finanziamenti, gravanti sui bilanci della Comunità Europea, per circa un milione di euro.

Nel settore delle frodi agli incentivi del bilancio nazionale e locale, i Reparti hanno effettuato 40 interventi e denunciato alla Procura della Repubblica 188 soggetti a vario titolo, per indebite percezioni di finanziamenti per circa 5,8 milioni di euro, gravanti sui bilanci dello Stato o delle Regioni. Sono stati accertati danni erariali per oltre un milione e cinquecentomila euro, con la segnalazione all’autorità giudiziaria di amministratori pubblici.

Nell’ambito dei servizi di repressione delle truffe all’Inps, sono state 3 le indagini avviate dalla Guardia di finanza di Agrigento, durante le quali sono stati scoperti in provincia 303 soggetti responsabili di truffa aggravata; individuati danni erariali per oltre un milione e centomila euro; smascherate 24 persone che avrebbero indebitamente percepito l’assegno sociale pur non avendo il requisito della residenza o della dimora, per un complessivo danno erariale di oltre 544mila euro; individuati 11 soggetti responsabili di aver indebitamente percepito la cosiddetta "indennità di disoccupazione agricola" erogata dall’Inps per un ammontare complessivo di oltre 46mila euro.

Sul versante degli altri servizi extratributari, con particolare riferimento alla tutela del mercato, contraffazione marchi, pirateria informatica e tutela dei diritti d’autore,  sono stati effettuati 128 interventi e sequestrati complessivamente 9.491 tra compact-disk e DVD, illecitamente riprodotti, 2.010 capi e oggetti con marchi contraffatti, 30 chili di prodotti alimentari (provenienti da pesca marittima vietata), 254 animali vivi in violazione delle norme sul trasporto degli animali, e denunciate a piede libero 90 persone.

Nel settore delle accise sugli oli minerali, sono stati eseguiti 21 interventi che hanno permesso di verbalizzare 24 soggetti di cui 7 denunciati all’autorità giudiziaria, ed il sequestro di oltre 6.436 chili di oli minerali per autotrazione e 11.500 chili di gpl tenuti in violazione non conforme alle varie prescrizioni legislative.

Le attività di servizio nel settore dei controlli strumentali si sono sviluppate mediante oltre  4.000  controlli in materia di scontrino e/o ricevuta fiscale, di cui oltre 1.700 con esito irregolare (pari a circa il 43% dei controlli) e circa 1.700 controlli su strada. Sono stati, altresì, svolti circa 100 controlli per la lotta al “caro vita” e 121 controlli in materia di indici di maggiore capacità contributiva (nei confronti di possessori di beni di lusso). 

L’attività svolta nel 2012 dalle fiamme gialle di Agrigento nel settore del contrasto all’immigrazione clandestina, anche con l’apporto delle unità aeronavali del Corpo dispiegate in Lampedusa e l’ausilio di personale appositamente inviato da altri Reparti del Corpo in ambito nazionale, si è concretizzata con 15 interventi, nel corso dei quali  sono stati intercettati e fermati 241 soggetti stranieri, nonché arrestati 4 scafisti, (di cui 3 tratti in arresto la notte di Natale) per favoreggiamento all’immigrazione. 

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