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Giovedì, 25 Aprile 2024
La protesta

Pos obbligatorio anche per gli architetti, La Mendola: "Sistema del tutto inadeguato"

Il presidente dell'ordine: "Attività professionali svolte a seguito di sottoscrizione di contratto. Costituirà un ulteriore balzello a carico dei liberi professionisti, a causa delle commissioni che le banche impongono per le transazioni”

Dal 30 giugno, per effetto del decreto Pnrr-2 (DL 36 del 2022), anche gli studi professionali, come quelli di architettura, dovranno essere dotati di Pos. Al momento, tale obbligo riguarda solo i professionisti che, nel corso del 2021, abbiano fatturato almeno 25.000 euro ma, dal primo gennaio 2024, tutti i professionisti dovranno essere in possesso di Pos a prescindere dal fatturato.  A carico di chi non si doterà di tale sistema elettronico di pagamento, per ogni transazione negata, sarà applicata una sanzione pari a 30 euro a cui va aggiunto il 4 per cento dell’importo della stessa transazione.

“Assistiamo da tempo a un  delirante processo di trasformazione delle attività  da professionali a commerciali - afferma il presidente dell’Ordine degli architetti di Agrigento, Rino La Mendola - . Prima la trasformazione delle prestazioni intellettuali dell’architetto in mere forniture di servizi di architettura e ingegneria e, a seguire, la trasformazione dei liberi professionisti in operatori economici i quali, per l’affidamento di prestazioni delicate come quelle della progettazione,  sono costretti  a partecipare a gare che si chiudono con ribassi sempre più mortificanti per la dignità dei concorrenti e per la qualità delle stesse prestazioni professionali, con gravi ricadute sulla qualità delle nostre città. A completare questa pessima trasformazione arriva adesso anche il Pos che da un lato risulta un sistema del tutto inadeguato ad attività professionali che vengono svolte a seguito di sottoscrizione di contratto e, dall’altro, costituirà un ulteriore balzello a carico dei liberi professionisti, a causa delle commissioni che le banche impongono per le transazioni”.

“Condividiamo la necessità del tracciamento dei flussi finanziari per ridurre l’evasione fiscale - continua La Mendola – ma, nel caso dei professionisti dell’area tecnica, tali flussi sono ben tracciati attraverso i bonifici bancari o postali che fanno riferimento ai contratti che i liberi professionisti stipulano con la committenza, indicando le prestazioni da eseguire e i compensi da percepire. Dai nostri vertici nazionali - conclude il presidente degli Architetti agrigentini - ci aspettiamo un immediato e autorevole intervento, nelle commissioni parlamentari impegnate nella conversione del decreto in legge n°36 del 2022, per stralciare la posizione degli architetti e dei professionisti dell’area tecnica dall’obbligo di installare il Pos nella sede della propria attività professionale”.

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