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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Bancomat, cambia tutto: chi pagherà di più per prelevare

150 milioni di prelievi ogni anno vengono fatti in sportelli Atm di banche diverse da quella emittente la carta: le cose stanno per cambiare, non in meglio. Vi spieghiamo cosa succederà e quali sono i correntisti che rischiano di spendere fino a 1,50 per ogni operazione

La novità sarebbe grossa, sostanziale. Bancomat Spa (che gestisce da oltre trent'anni i circuiti di pagamento e prelievo più diffusi e conosciuti in Italia)  è intenzionata a rivedere le modalità di remunerazione del servizio prelievo del contante in circolarità. Si saprà qualcosa sull'esito dell'istruttoria dell'Antitrust in merito alla proposta della società entro il prossimo mese di aprile. Tradotto in parole povere: si parla di quei 150 milioni di prelievi che vengono effettuati in un anno presso gli sportelli Atm di banche diverse dalla propria. 

Bancomat, cosa cambierà

Al momento quasi tutte le banche in Italia permettono il prelievo con la carta Bancomat allo sportello Atm di una banca diversa da quella emittente in maniera gratuita. La tendenza però resta ancora quella di far pagare una commissione che spesso non tiene conto della somma ritirata. Questi costi possono essere modificati con un motivo giustificato e soprattutto devono essere resi noti in anticipo al cliente, il quale può decidere liberamente di recedere dal contratto. A prescindere che venga addebitata o meno la spesa al cliente, la banca emittente la carta con l'attuale sistema deve riconoscere alla banca proprietaria dello sportello Atm una commissione interbancaria di 49 centesimi di euro per ogni prelievo.

I controlli di conti correnti e carte di credito da marzo

Cosa accadrà? Come anticipa il Sole 24 Ore, se l’Antitrust approverà la richiesta di Bancomat Spa, il costo delle operazioni di prelievo presso i punti Atm di filiali concorrenti saranno decisi da ogni singola banca proprietaria dello sportello, della  singola macchinetta. Come si è arrivati a questo punto? A spingere in tal senso sono state e sono tutt'ora le grandi realtà bancarie, i gruppi più grossi, che hanno numerosi bancomat lungo la Penisola, da nord a sud, passando per le isole maggiori, nelle città come nei paesini.

Chi sarà più penalizzato

Molto preoccupate sono invece le banche online e quelle locali medio-piccole, caratterizzate da poche filiali "fisiche" o da poche postazioni Bancomat all’interno dei singoli gruppi: sarebbero penalizzate. Ci sono perplessità.  Il tema, va detto, non è nuovo. Dopo le prime schermaglie nel 2020, la scorsa estate Bancomat Spa ha presentato una nuova proposta con un importante ritocco: la previsione di un tetto massimo alla commissione applicata sui prelievi pari a 1,50 euro, che ogni anno sarà sottoposto a verifica con una analisi che Bancomat Spa presenterà all’Antitrust. "Un cap, quindi, destinato anche a cambiare - continua il quotidiano di Confindustria -  Oggi, invece, la commissione interbancaria viene stabilita ogni due anni insieme all’Antitrust sulla base del monitoraggio dei costi che l’intero sistema sostiene secondo quanto previsto dal provvedimento n.16709/2007 dell’Agcm.

Fissato un cap, è evidente che tutte le banche si allineeranno: possibile dunque - probabile secondo molti - che il prelievo in circolarità andrà a costare 1,50 euro con un notevole incremento dei costi per chi quell’operazione oggi non la paga. L'Antitrust starebbe per concludere il secondo giro di consultazioni, ma comunque vada a finire il rincaro non sarà immediata: il nuovo modello entrerebbe in vigore dopo 12-18 mesi, causa tempi tecnici.

(fonte: Today)

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