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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia Favara

Asili privati ancora chiusi e in profonda crisi, Confcommercio: "Servono soluzioni"

Nei prossimi giorni sarà organizzato un nuovo incontro con l'Inps per trovare una soluzione tecnica per permettere la riapertura delle strutture

Asili privati chiusi a Favara, la Confcommercio denuncia la crisi del settore.

"Ormai la congiuntura che stanno vivendo alcune strutture - dice il vicepresidente vicario Gero Niesi - è diventata un tema sul quale in tanti dibattono, ma senza che si trovi una soluzione condivisa, nel frattempo il servizio rivolto a circa un centinaio di bambini, essenzialmente non è partito, con la conseguenza che le rispettive famiglie sono costrette a vivere un disagio, per così dire, organizzativo".

"Il servizio educativo e sociale di interesse pubblico proposto e garantito da queste strutture non si può fermare - continua Niesi -. Si tratta di un servizio essenziale di cui non si deve sottovalutare il valore sociale, che insieme alle famiglie, contribuisce alla crescita evolutiva e alla formazione dei piccoli. Attraverso un percorso di dialogo e confronto con le istituzioni pubbliche – continua Niesi -coinvolte in questa diatriba interpretativa su quale sia la corretta documentazione da produrre, abbiamo incontrato sia l’inps, sia l’amministrazione comunale di Favara. Sia chiaro che i titolari degli asili non vogliono aggirare la legge, bensì vogliono che ci sia chiarezza sul procedimento amministrativo da applicare al fine di operare nel pieno rispetto delle regole".

Confcommercio, insieme al sindaco di Favara Antonio Palumbo, chiederà un nuovo incontro all'Inps. "Non si può più accettare una situazione di stallo dove chi soccombe è la comunità - dice ancora Niesi -. Gli asili nido privati regolarmente avviati, così come le scuole dell’infanzia paritarie in genere, sono punto di riferimento e di supporto per ogni nucleo familiare, sono quella risposta alle esigenze sociali ed educative e ,nell’ottica di una politica per la prima infanzia, sono la massima espressione di garanzia del diritto all’educazione. Nel sostenere gli asili nido, che chiedono di essere ascoltati e aiutati, Confcommercio Agrigento – conclude Gero Niesi – non può non ricordare alle istituzioni coinvolte che dentro a questi asili ci sono i nostri figli, le nostre famiglie, gli insegnanti, gli educatori e i gestori, ed è proprio per questo che dobbiamo, tutti, contribuire affinché possano lavorare al meglio delle proprie possibilità ritrovando quella serenità che ad oggi è stata compromessa".

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