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Non c'è solo il "Crazy pizza" di Briatore, ma anche il prezzo "pazzo" dell'arancina: 18 euro per una palla di riso al nero di seppia

Nel centro di Agrigento, seppur confermata la qualità dei prodotti utilizzati e l'eleganza del piatto portato in tavola, il costo della specialità è risultato essere decisamente esagerato

L'estate s'è aperta con il "tornado" Briatore e i prezzi di Margherita, Bufalina e "Pata Negra" del suo Crazy Pizza. Nei locali - a Londra, Monte Carlo, Milano e Roma - dell'imprenditore, a capo di un gruppo internazionale di hospitality di lusso, si arriva a spendere anche 65 euro per la "Pata Negra" e 15 per la tradizionale Margherita. Il confronto dei prezzi sul menù delle pizzerie napoletane soprattutto (4 o 5 euro per la Margherita) è stato foriero di critiche ed attacchi. 

L'analisi. Il prezzo ‘pazzo’ di una pizza di Briatore

Il Crazy Pizza per chi vive nell'ultimo lembo di Italia resta lontano, anzi lontanissimo. Gli agrigentini, al bar o in piazza, hanno sferzato il prezzo di quelle pizze e sorriso. Non era, del resto, affare loro. Qualcuno, anzi più di qualcuno, ha smesso di sorridere però quando s'è trovato a pagare 18 euro per una arancina al nero di seppia. E non lo ha fatto in un ristorante di Venezia, Milano o addirittura a Monte Carlo. Ma nella sua stessa città, nel centro cittadino per la precisione. Stessa location dove, a poche centinaia di metri, uno o più bar vendono le arancine (compresa quella al nero di seppia) a 2 euro. 

Un paio d'anni fa, a Messina si sollevò un coro polemico perché l'arancina servita al piatto costava 7 euro. Blogger e chef "confortarono" il prezzo di 7 euro per una arancina parlando di "qualità, eleganza, servizio impeccabile e bellezza". Ma ad Agrigento, per quanto sia confermata la qualità dei prodotti utilizzati e l'eleganza del piatto portato in tavola, il prezzo è risultato essere decisamente esagerato, praticamente "crazy". Alto, troppo alto, nonostante l'arancina al nero di seppia sia stata servita su un "letto" di mousse e decorata con un pizzico di crudité di pesce. 

Chi è "incappato" nell'arancina al nero di seppia da 18 euro aveva scelto altro, guardando il menù, per quello che avrebbe dovuto essere un frugale antipasto. Arrivata la consegna in cucina e accertato che quell'altro non c'era più, è stato lo stesso ristoratore a consigliare, perché "buono, veramente buono", l'arancino al nero di seppia. La scoperta del prezzo, i clienti l'hanno fatta al momento di pagare. Forse non mangeranno mai più, qualunque sarà il prezzo, arancine al nero di seppia. Perché quelle 18 euro per una arancina hanno provocato bruciore ed acidità di stomaco. 

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