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Cronaca

Codice di comportamento: Zambuto "detta" le regole, dipendenti comunali delusi

Alcuni lamentano una mancata difesa da parte del primo cittadino

Dopo la "bufera" che ha investito il Comune di Agrigento, dopo lo smatellamento del presunto giro di tangenti all'interno dell'Ufficio tecnico comunale, si è svolta questa mattina, all'interno dell'aula consiliare, alla presenza del sindaco Marco Zambuto e del direttore generale Camelo Burgio, l'assemblea dei dipendenti comunali per il rinnovo del codice di comportamento per gli impiegati delle pubbliche amministrazioni. Nel corso dell'incontro, è stato distribuito ai presenti, una sorta di "memorandum" con le regole di comportamento da osservare nel corso della propria attività professionale, da firmare e depositare in Municipio.

"E' necessario - ha detto il sindaco - lanciare un messaggio di legalità alla cittadinanza". Il pensiero, però, non è stato condiviso da tutti gli impiegati. Molti, infatti, durante l'incontro, hanno abbandonato l'aula; altri, data la ridotta capienza della stanza, non sono nemmeno entrati, nonostante i continui inviti da parte del primo cittadino. Molti sono gli scontenti per la presa di posizione di Zambuto, il quale, secondo loro "non si è posto in difesa dei lavoratori che quotidianamente svolgono il proprio lavoro con onestà e correttezza, ma anzi ne ha preso le distanze".

Secondo gli impiegati, così come affermato dai sindacati di categoria, l'iniziativa "non può che accrescere nell'opinione pubblica l’impressione che all’interno del Comune di Agrigento operino dei lavoratori, che nel quotidiano esercizio dei propri doveri si discostano dalle norme etiche, cui per legge e contratto sono tenuti ad operare".

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