Emergenza sbarchi, Crimi a Porto Empedocle: ”Sicurezza e salute sono le priorità”
Il viceministro dell'Interno: "Vanno trovate nel territorio strutture idonee all'accoglienza dei migranti"
“Oggi siamo difronte ad un’emergenza, ad un aumento degli sbarchi che arrivano in particolare dalla Tunisia, questo è un fenomeno che va affrontato in questi termini, noi dobbiamo dire, con chiarezza, che chi non ha diritto di rimanere in Italia deve tornare nel proprio paese”. Così dai microfoni di AgrigentoNotizie ha parlato il vice ministro dell’Interno, nonché capo politico del Movimento cinque stelle, al suo arrivo a Porto Empedocle.
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Prima dell’incontro in municipio con i sindaci e la deputazione del partito, per discutere dell’emergenza sbarchi, Crimi ha anche parlato degli eventuali rimpatri. “Con la Tunisia – ha detto il vice ministro - ci sono degli accordi di rimpatrio, quindi è possibile farlo e su quelli stiamo lavorando. Con il ministero – ha detto ancora - stiamo lavorando per ridurre la pressione sul Comune di Porto Empedocle . La nostra priorità – ha ribadito il vice del ministro Lamorgese - è la sicurezza e salute dei cittadini, non possiamo vanificare gli sforzi che abbiamo fatto fino ad adesso. Su questo non ci sono obbiezioni da parte di nessuna forza politica di maggioranza, bisogna tutelare la salute dei cittadini”.
Dopo il lungo incontro tenutosi nella sala giunta del Comune empedoclino, il senatorre Crimi ha anche avanzato delle proposte, fra queste, ci sarebbe anche l’ipotesi di reperire, nel territorio, delle strutture idonee per l’accoglienza dei migranti. Non sarebbe da escludere, dunque, che dal Viminale possa attivarsi un piano di ricognizione delle strutture attualmente vuote, come ad esempio sono molti capannoni della zona industriale di Agrigento. La visita empedoclina del vice ministro dell’Interno si è chiusa con una visita esterna alla tensostruttura gestita dalla Croce rossa.
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