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Il processo / Porto Empedocle

“La chiuse in una stanza per violentarla dopo una serata in un locale della movida”: rito abbreviato per 27enne

Il giovane è accusato anche di sequestro di persona e, con questa procedura, punta ad ottenere uno sconto di pena in caso di condanna

E’ accusato di avere prima sequestrato una ragazza e poi di averla chiusa dentro la stanza di un appartamento per violentarla. Si tratta di un 27enne originario di Porto Empedocle che ha scelto il rito abbreviato nel processo preliminare in cui deve difendersi da queste gravi accuse davanti al giudice.

I fatti contestati risalgono al luglio del 2021 e si sarebbero consumati dopo che il giovane avrebbe trascorso la serata in un locale estivo della movida agrigentina.

La richiesta di rinvio a giudizio era già stata formulata dal pubblico ministero all’esito delle indagini svolte dopo la presentazione della denuncia da parte della persona offesa.

All’udienza preliminare l’imputato, assistito dall’avvocato Salvatore Pennica, ha così scelto di essere giudicato con il rito abbreviato che darebbe diritto ad uno sconto di pena in caso di condanna. 

La persona offesa, difesa dall’avvocato Salvatore Butera, si è costituita parte civile. Si tornerà in aula il 14 febbraio per la successiva fase del processo.

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