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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

"Va a trovare vicina di casa con una scusa e la bacia", condannato per violenza sessuale

Il quarantasettenne Mario Casà ha patteggiato 10 mesi e 20 giorni di reclusione, la ragazza lo ha denunciato e si è costituita parte civile

Un bacio sulle labbra non gradito costa carissimo a un quarantasettenne che rimedia una condanna per violenza sessuale. Il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Agrigento, Micaela Raimondo, ha applicato una pena di 10 mesi e 20 giorni di reclusione a Mario Casà accusato da una vicina di casa ventunenne di averla baciata contro la sua volontà.

L'episodio risale al 21 agosto dell'anno scorso. L'uomo, utilizzando una banale scusa, andò a trovare la ragazza e - secondo la ricostruzione dell'episodio - iniziò a farle delle avances. In particolare le avrebbe chiesto se poteva accarezzarle le guance e, incassato il suo rifiuto, le avrebbe scostato i capelli dal viso - con un gesto "repentino e insidioso" - iniziando a baciarla sulle guance fino a scendere sulla bocca.

Il pubblico ministero Gloria Andreoli, raccolta la denuncia di una ragazzina ventunenne, lo ha iscritto nel registro degli indagati per l'accusa di violenza sessuale e ha chiesto l'incidente probatorio per sentire la presunta vittima e cristallizzare la prova in vista di un eventuale processo.

L'imputazione, in ogni caso, teneva conto dell'attenuante della "minore gravità del fatto" che prevede una pena ampiamente inferiore. Nei mesi scorsi, davanti al gip Alessandra Vella, si è celebrato l'incidente probatorio nel quale la ragazza - assistita dall'avvocato Alba Raguccia - aveva confermato le accuse cristallizzando il quadro accusatorio. 

La ventenne ha risposto alle domande del gip, del pm, del suo stesso difensore e del legale dell'indagato, l'avvocato William Giacolone confermando pienamente quanto dichiarato in fase di denuncia.

In seguito alla richiesta di rinvio a giudizio presentata dalla Procura, la strategia processuale è stata quella di patteggiare evitando un vero e proprio processo. La pena, essendo inferiore ai due anni, è stata sospesa. Il giudice, inoltre, ha disposto l'interdizione dai pubblici uffici per la durata della condanna e in perpetuo per la tutela, curatela e amministrazione di sostegno. 

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