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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Violazione sorveglianza e minacce al fratello, ridotta condanna in appello

Assoluzione per l'accusa di non avere rispettato le prescrizioni della misura di prevenzione, la pena di 8 mesi e 5 giorni viene trasformata in 600 euro di ammenda

Condannato in primo grado per violazione della misura di prevenzione e minaccia all'indirizzo del fratello a 8 mesi e 5 giorni di reclusione, in appello ottiene l'assoluzione dall'imputazione di non avere rispettato le prescrizioni e la pena viene ridotta e trasformata in 600 euro di ammenda. 

Queste le decisioni della quinta sezione della Corte di appello di Palermo nei confronti di Antonio Falzone, 30 anni, di Porto Empedocle, che ha accolto la maggior parte dei motivi del ricorso dell'avvocato Gianfranco Pilato.

Falzone era stato denunciato dopo una violenta lite col fratello e ne era scaturita una doppia accusa di minaccia e violazione della misura di prevenzione in quanto gli si contestava di non avere rispettato la prescrizione di "non violare le leggi". La difesa ha sostenuto, anche alla luce di alcuni pronunciamenti giurisprudenziali, che "si tratta di una enunciazione troppo generica che non si può sovrapporre a un altro capo di imputazione". 

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