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Cronaca

"Non violò sigilli dopo sequestro dell'auto", cancellata condanna a 44enne

I giudici della Corte di appello riformano la sentenza di primo grado con cui erano stati inflitti 6 mesi di reclusione

I giudici della Corte di appello di Palermo hanno assolto l'agrigentino Salvatore Avarello, 44 anni, dall'accusa di violazione dei sigilli apposti all’autovettura di cui era stato nominato custode. "Il fatto non costituisce reato", secondo il collegio che, in sostanza, ha accolto la tesi difensiva dell'avvocato Fabio Inglima Modica che aveva sostenuto la mancanza di dolo.

In primo grado era stato condannato a sei mesi di reclusione. A seguito dell’appello il difensore ha fatto rilevare "l’insussistenza del reato in quanto la mera rimozione del sigillo riconduce all’ipotesi del sequestro amministrativo dal momento che in tale circostanza il sigillo serve come segnale visivo dello stato di sequestro e non per la conservazione del veicolo".

E quindi trattandosi di veicolo privo di copertura assicurativa e di un veicolo circolante il fatto contestato, anche secondo i giudici, rientrava in questa ipotesi. 

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