"Violazione del diritto a un processo equo", Cuffaro presenta ricorso alla Corte europea
Gran parte del ricorso del legale di Cuffaro conterrebbe una serie censure alle perizie sulla...
L’ex presidente della Regione siciliana, Totò Cuffaro, presenta ricorso alla Corte di Giustizia europea. Un noto avvocato romano ha presentato il ricorso nelle scorse settimane indirizzato “Al Cancelliere della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo - Consiglio d'Europa - F–67075 Strasburgo Cedex”.
Lo riporta in esclusiva, il mensile il Sud (www.sudmagazine.it) in edicola dal prossimo 4 novembre che racconta della richiesta di Cuffaro di avere “Diritto a un equo processo”, previsto dall'articolo 6 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Il ricorso conterrebbe 6 o 7 censure al processo con il quale l'ex governatore della Sicilia ed ex senatore, prima Udc e poi Pid, è stato condannato in via definitiva a 7 anni di reclusione per favoreggiamento aggravato a Cosa nostra e rivelazione di segreto istruttorio nell’ambito del processo “talpe alla Dda”.
Gran parte del ricorso del legale di Cuffaro conterrebbe una serie censure alle perizie sulla orami famosa intercettazione in casa del boss Giuseppe Guttadauro ed in particolare alla frase "allora ragiuni avia Totò Cuffaro", che sarebbe stata pronuncia dalla moglie del boss e che, sostanzialmente, viene ritenuta la principale “responsabile” della condanna inflitta all’ex presidente della Regione siciliana. Un pool di esperti analizzando la registrazione avrebbe escluso categoriacamente che la frase sia stata mai pronunciata.