"Truffa da 200 mila euro", obbligo di firma per ex direttore delle Poste
Per Vincenzo Di Rosa, difeso e rappresentato dall'avvocato Salvatore Pennica il pm Alessandra Russo aveva anche chiesto gli arresti domiciliari
Il gip Francesco Provenzano ha firmato la misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, due volte a settimana. Novità sul caso, dell’ormai ex direttore delle Poste di Castrofilippo, Vincenzo Di Rosa. Il 56enne agrigentino accusato di avere "truffato clienti per centinaia di migliaia di euro".
Di Rosa, è difeso e rappresentato dell’avvocato Salvatore Pennica. All'ex direttore delle Poste di Castrofilippo, nei giorni scorsi sono stati anche sequestrati i beni. In particolare, secondo un calcolo di natura tecnica, è stata disposta l’apposizione dei sigilli, per un importo di 200 mila euro su “titoli, obbligazioni, altre forme di investimento presso conti intestati o cointestati".
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Per Vincenzo Di Rosa il pm Alessandra Russo aveva anche chiesto gli arresti domiciliari. L'agrigentino con vari pretesti avrebbe sottratto i risparmi ai clienti dell’ufficio postale di Castrofilippo di cui era direttore. Avrebbe chiesto il libretto agli anziani pensionati per “aggiornare gli interessi”, oppure approfittando del fatto che i correntisti erano deceduti si sarebbe fatto consegnare i titoli dai parenti offrendosi di risolvere le pratiche per l’incasso e, invece, avrebbe fatto dei prelievi indebiti.