Rappresaglia per una casa ricevuta in eredità, 4 condanne
All'origine della vicenda ci sarebbero dei contrasti legati all'utilizzo comune di un appartamento: a due imputati sono stati inflitti un anno e 11 mesi di reclusione, 6 mesi ad altri due
Il giudice monocratico del tribunale di Agrigento, Giuseppe Sciarrotta, ha condannato a 1 anno e 11 mesi di reclusione ciascuno, Giuseppe Salemi, 67 anni, e Graziella Nora Durè, 64 anni, per le accuse di violenza privata, esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose e sulle persone, turbativa violenta del possesso di cose immobili, ed alla pena di 6 mesi di reclusione ciascuno Concetta Salemi e Giuseppe D’Anna per il reato di minaccia aggravata.
All'origine della vicenda ci sarebbero dei contrasti legati all'utilizzo comune di un appartamento, ricevuto in eredità, nella frazione di Villaseta.
"Il giudizio - commentano gli avvocati di parte civile Barbara Garascia e Giuseppe Bongiorno - giunge all’esito di una dolorosa vicenda in cui le parti civili sono state per anni vittime di minacce, violenze e prevaricazioni da parte degli odierni condannati. Già in precedenza Salemi e Durè erano stati condannati a due anni di reclusione per reati commessi alle medesime parti civile".