Videosorveglianza, la Prefettura: sì al potenziamento degli impianti in otto Comuni

C'è il via libera - del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica - per i progetti di Agrigento, Camastra, Canicattì, Favara, Licata, Palma di Montechiaro, San Biagio Platani e Sciacca. Realtà che sono state selezionate dal ministero dell’Interno per l’ammissione al finanziamento per installazione dei sistemi di videosorveglianza nelle aree comunali interessate da maggiori situazioni di degrado ed illegalità.

L'obiettivo - della Prefettura di Agrigento - è quello della prevenzione e del contrasto della criminalità diffusa e predatoria. Si vuole rafforzare la sicurezza dei territori attraverso sistemi di presidio tecnologico, in attuazione dei patti per la sicurezza urbana, sottoscritti negli scorsi anni, per migliorare la percezione di sicurezza dei cittadini e contrastare ogni forma di illegalità, favorendo l’impiego delle forze di polizia per far fronte ad esigenze straordinarie del territorio.

I progetti presentati dalle amministrazioni comunali prevedono, in particolare, la realizzazione di impianti di videosorveglianza che incrementeranno il livello di sicurezza urbana e il controllo del territorio in quelle aree dove si registrano fenomeni di criminalità, atti vandalici. 

Le proposte progettuali sono state già inoltrate al ministero dell’Interno - hanno reso noto dalla Prefettura - che provvederà a valutare l’ammissibilità delle istanze di finanziamento per la loro realizzazione,  con la successiva approvazione delle graduatorie per l’effettiva erogazione delle risorse finanzia del richiamato "Poc Legalità" sulla base di un riparto nell’ambito dello stanziamento complessivo di 30 milioni di euro circa per le regioni dell’Italia meridionale.

"Il potenziamento della videosorveglianza costituisce un importante supporto per le attività di prevenzione e contrasto dei reati, anche in considerazione del fatto che tali nuovi interventi andranno di fatto ad integrare - ha sottolineato il prefetto Cocciufa - il sistema dei dispositivi tecnologici già attivi nei territori di alcuni dei Comuni interessati".