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Truffe in ambito sociale e sanitario, il tenente colonnello Sava: "Il contrasto ha funzionato"

Il bilancio è positivo. Per come ha evidenziato il tenente colonnello della Guardia di finanza Fabio Sava, il contrasto all'evasione, all'elusione e alle frodi fiscali, il contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica ed il contrasto economico alla criminalità organizzata, è riuscito.

Durante il 2016, le Fiamme gialle si sono occupate anche del più diffuso reato di truffa, realizzato mediante le autodichiarazioni o le falsificazioni dei presupposti, da parte dei privati, per ottenere prestazioni sociali agevolate, sia in ambito sociale che sanitario. E ad essere falsificate sono state le condizioni reddituali. "Si tratta di reati il cui importo è certamente ridotto - ha evidenziato il tenente colonnello - ma che creano danni, specie per le condizioni sociali-economiche, dell'Agrigentino". Episodi endemici, in ambito provinciale, sono quelli dei falsi braccianti agricoli.  

Inevitabile, naturalmente, durante la presentazione del rapporto sull'attività realizzata nel 2016, il riferimento al sequestro di beni dell'imprenditore Giuseppe Burgio. "E' emblematico di un modo di condurre attività - ha detto il tenente colonnello Sava - . Attività con grande numero di dipendenti. Attività capace di produrre danni veri non solo alla grande distribuzione, ma anche all'impiego, al lavoro, di tante persone".

Durante il 2016, la Guardia di finanza ha eseguito complessivamente circa 2.200 interventi, numero che comprende sia le attività di iniziativa che quelle su delega della magistratura distrettuale, ordinaria e contabile.
 

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